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Il Plexiglass a Scuola è utile a prevenire il Covid-19?

Il prossimo anno scolastico potrebbe incominciare con divisione di plexiglass tra i banchi per ridurre al minimo il rischio di contagio da Covid-19.

A settembre la scuola potrebbe riprendere con divisioni in plexiglass tra i banchi per cercare di tenere distanziati gli alunni durante le lezioni.

Oramai è quasi certo che a settembre la didattica a distanza sarà abbandonata completamente o in parte in favore di un ritorno degli studenti italiani tra i banchi di scuola. Ovviamente sarà necessario prendere dei provvedimenti che garantiscano un minimo di sicurezza ai milioni di studenti che da settembre dovrebbero tornare a frequentare quotidianamente strutture scolastiche che già prima della pandemia non erano di certo prive di problemi.

Scartata per il momento l’idea di far entrare in aula in maniera alternata solo una metà della classe, una delle soluzioni maggiormente prese in considerazione in queste ore dal ministero guidato da Lucia Azzolina è quella di installare pannelli di plexiglass tra i banchi per tenere separati gli alunni e cercare di ridurre le possibilità di contagio.

A cosa serve il plexiglass nelle scuole?

Il plexiglass tra i banchi di scuola è un modo per tenere separati gli alunni anche laddove non fosse possibile mantenere la distanza di sicurezza. Il problema del sovraffollamento delle aule non nasce di certo in seguito all’emergenza Coronavirus e, molto probabilmente, non potrà essere risolto nei mesi che ci separano dall’inizio del nuovo anno scolastico.

Il plexiglass rappresenterebbe un modo di ovviare alla pressoché totale impossibilità di distanziare in maniera corretta gli alunni ma appare evidente che non rappresenti una soluzione priva di controindicazioni, rischi e difficoltà pratiche.

Plexiglass tra i banchi: pro e contro

l primo problema legato all’installazione di pannelli in plexiglass nella scuole è di natura tecnica ed economica poiché è evidente che non sia facilissimo effettuare un’operazione del genere in tutte gli istituti di ogni ordine e grado prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Inoltre, anche se si riuscisse effettivamente a dotare tutte le aule dei pannelli, le possibilità di contagio non sarebbero per nulla azzerate. Il plexiglass può essere utile a fermare le famigerate goccioline solo quando gli studenti sono seduti nel loro banco ma, in momenti come la ricreazione in cui i ragazzi si muovono liberamente nell’aula, questa protezione svanisce e resta solo la mascherina, se indossata nella maniera corretta, a difendere gli alunni da un eventuale contagio.

Nonostante i contro che vi abbiamo appena riferito, esiste certamente un pro che gioca decisamente a favore dei pannelli di plexiglass: infatti, date le condizioni delle nostre scuole, l’installazione dei pannelli appare essere l’unico modo concreto di provare a proteggere i nostri ragazzi nel momento in cui si deciderà di farli tornare tra i banchi tutti insieme senza doppi turni.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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