Pescherecci italiani sequestrati in Libia: 18 marinai fermati
Due pescherecci di Mazzara del Vallo sono stati sequestrati dalle autorità libiche 35 miglia a largo della costa di Bengasi.
Sono due, l’Antartide e il Medinea, le imbarcazioni sequestrate dalle autorità libiche a largo di Bengasi. Le due imbarcazioni sono di Mazzara del Vallo e al momento dell’intervento dei militari nordafricani si trovavano a 35 miglia dalla costa di Bengasi. Anche altre due imbarcazione erano presenti in zona ma sono riuscite prontamente a cambiare rotta e a sfuggire ai libici.
Al momento gli equipaggi delle due imbarcazioni, 18 marinai tra cui anche i comandanti delle navi sfuggite alla cattura, sono sotto custodia delle autorità libiche ma sembra stiano bene. I fatti si sarebbero svolti nella tarda serata di ieri e coincidono con la visita in Libia del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Perché i due pescherecci sono stati sequestati?
A paventare l’ipotesi di una sorta di ripercussione politica da parte del Governo di Bengasi è in sindaci di Mazzara del Vallo il quale ritiene che le tempistiche dell’operazione potrebbero non essere casuali. Ovviamente il corpo diplomatico italiano già è a lavoro per chiarire la vicenda e riportare a casa i 18 marinai trattenuti a Bengasi dalle autorità libiche. L’armatore delle due imbarcazioni sequestrate ha fatto sapere di aver ricevuto rassicurazioni sulle condizioni dei 18 marinai in mano ai libici ma naturalmente la preoccupazione è tanta.