Perché Facebook e Instagram rischiano la chiusura in Europa?
Tempi duri per Meta, l’azienda che gestisce i social network più utilizzati del momento come Facebook e Instagram
Dopo il tracollo registrato nella Borsa di New York la settimana scorsa, un’autentica “scoppola” senza precedenti, l’impresa di proprietà Zuckerberg minaccia la chiusura di entrambe in Europa a causa della probabile adozione, da parte del Vecchio Continente, di un nuovo quadro normativo in materia di trasferimento dei dati.
Su questo punto si è soffermata la holding che nei giorni scorsi ha consegnato un rapporto annuale alla Sec (Securities and exchange commission). Nella relazione Meta evidenzia che “se non siamo in grado di trasferire dati tra Paesi e regioni in cui operiamo, o se ci è vietato condividere dati tra i nostri prodotti e servizi, potremmo non essere più in grado di offrire servizi o di indirizzare gli annunci”. Nonostante le tensioni registrate, auspica il lieto fine trovando nel 2022 un’intesa con le autorità competenti.
Il chiarimento di Meta
Un portavoce di Meta ha cercato di fare chiarezza sulla vicenda. “Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa, semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, si basa sul trasferimento di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole Contrattuali Tipo (Standard Contractual Clauses) e su adeguate misure di protezione dei dati”, spiega.
Secondo il portavoce le aziende necessitano di “regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti ed Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, man mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee“.