Pellegrinaggi a Maggio: da Fatima a Lourdes
“Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio”. Chi si fosse recato almeno una volta in pellegrinaggio ha sicuramente preso come esempio le parole del Salmo 83, infatti chiunque si addentri a fare un tale percorso, sa benissimo di compiere un “santo viaggio”. Per devozione o penitenza, il pellegrinaggio, ha assunto da sempre un ruolo importante nella vita di ogni cristiano, basti pensare ai primi pellegrini che si recavano a Gerusalemme durante la Pasqua e andavano a pregare nel Tempio. Da Gerusalemme a Santiago de Compostela, passando per la Via Francigena, i pellegrinaggi oggi sono diventati sempre più influenti e attraggono molti fedeli, ma quelli che più attraggono ancora oggi sono sicuramente i Pellegrinaggi Mariani, specialmente in questo mese di maggio.
Maggio, il mese di Maria
Vi siete mai chiesti perché maggio è il mese mariano per eccellenza? Probabilmente molti di voi e la risposta è molto semplice. Jovanotti, in un suo pezzo famoso scrive: “A maggio il mondo è bello e invitante di colori ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori”, la chiave di questa frase sta proprio nei fiori! Basta guardarsi intorno a maggio per vedere sbocciare i fiori ma tra tutti il fiore più bello è proprio lei, Maria, “il fiore più bello sbocciato dalla creazione” come ha affermato Papa Benedetto XVI durante una catechesi nel 2010. Non vi è scritto in alcun vangelo che maggio è il mese dedicato a Maria, ma l’inizio della devozione va ricercata nel medioevo, quando il re “Alfonso X il Saggio”, nella sua opera “Cantigas de Santa María”, inneggiava a Maria attribuendole i titoli di: “Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli via”, ed è proprio nel periodo medievale che nasce la recita del Rosario e le offerte di rose alla Madonna da parte dei fedeli.
Sarà poi il gesuita Annibale Dionisi nel 1725 a pubblicare un’opera dove invitava ai fedeli a recitare il Rosario e a portare fiori a Maria proprio nel mese di maggio proprio in segno di devozione. La devozione a Maria nel mese di maggio verrà resa ancora più forte a seguito delle apparizioni della Madonna a Fatima ricordiamo infatti il 13 maggio come il giorno della prima apparizione ai tre pastorelli a Cova di Iria. Ovviamente non sono mancati i pellegrinaggi sia a Fatima che nei vari santuari mariani, come a Bordeaux, Loreto e naturalmente a Lourdes ed è proprio da quest’ultimo che nel 1903 nasce una delle associazioni di volontariato più importanti e antiche che ancora oggi gode di ottima salute, l’U.N.I.T.A.L.S.I.
L’U.N.I.T.A.L.S.I E i “Treni bianchi”
Giovanni Battista Tomassi era un giovane benestante figlio dell’amministratore dei Principi Barberini, purtroppo però il giovane era affetto da una grave forma di artrite deformante che da circa dieci anni lo costringeva a stare seduto in una carrozzina e ciò al giovane Tomassi non piaceva e infatti dentro di lui vi era una ribellione a Dio e alla chiesa la quale lo rendeva anche ammalato nello spirito. Ma la speranza non è mai l’ultima a morire, infatti, saputo di un pellegrinaggio a Lourdes, il giovane decise di prendervi parte ma ovviamente non era un viaggio dedito alla preghiera ma dietro vi era un piano ben preciso ovvero, se non avesse ottenuto la guarigione, Giovanni Battista Tomassi si sarebbe suicidato proprio davanti la grotta.
Giunto proprio davanti la grotta di Massabielle, dove vi era la statua della Madonna Immacolata, il giovane fu colto da stupore quando vide il lavoro dei volontari che prestavano servizio agli ammalati e a quel punto tutto cambiò! Il giovane Tomassi fece chiamare il vescovo Mons. Dadini Tedeschi e poco prima della partenza per fare ritorno in Italia, gli consegnò la pistola esclamando le seguenti parole: “Ha vinto la Madonna”. La guarigione fisica non avvenne per Giovanni Battista Tomassi ma avvenne quella spirituale, infatti rientrato in Italia, fondò quella che ora è l’ U.N.I.T.A.L.S.I (Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), trasportando in treno (da un po’ di anni anche in aereo) gli ammalati che desiderano raggiungere i principali santuari mariani con particolare riferimento a Lourdes, luogo dove tutto ebbe inizio. L’obiettivo dell’U.N.I.T.A.L.S.I è proprio quello di portare sollievo agli ammalati e la carità donata a titolo gratuito da parte dei volontari i quali prestando servizio vengono avvolti da una carica non comprensibile se non vissuta e vista dagli occhi degli stessi volontari i quali sono ripagati dal sorriso degli ammalati, nei quali è ben visibile il volto di Cristo proprio come ha affermato Papa Francesco: provare per credere! In effetti non si può esprimere a parole ciò che si prova giungendo a Lourdes ma per comprendere bene il significato è necessario raggiungere quel luogo santo e dopo aver partecipato al pellegrinaggio ci si rende conto che qualcosa nelle nostre vite cambia, proprio come dice l’inno unitalsiano: “Mai nessuno torna a casa uguale a prima di partir”.