Passo Sella chiuso al traffico: per transitare servirà un pass elettronico
Partito il numero chiuso per auto e moto al Passo Sella. Da oggi, fino al 31 Agosto prossimo, sarà possibile accedere con un pass gratuito della validità di un’ora. Il pass potrà essere richiesto presso i punti d’informazione e di registrazione posti lungo la strada di accesso al passo, su entrambi i versanti. Le Province di Bolzano e quella Trento lanciano una nuova iniziativa, denominata #dolomitesvives. L’obiettivo è quello di ridurre il traffico individuale sul passo Sella del 20% e sensibilizzare i visitatori a una mobilità sostenibile. “Spostare il traffico dai veicoli privati ai mezzi pubblici e alternativi come l’autobus, la funivia o la bicicletta, riducendo in questo modo le emissioni, tutelare l’ecosistema alpino e offrire ai turisti una nuova esperienza nella natura”, il proposito degli assessori di Trento e Bolzano. Pedoni, ciclisti, servizi Tpl e mezzi di soccorso, diversamente abili e veicoli agricoli locali, fornitori e servizi tecnici per interventi, autobus turistici e veicoli a trasmissione elettrica sono esenti dal pass e possono transitare in qualsiasi momento.
Passo Sella chiuso al traffico: le polemiche
“In vista dell’organizzazione per la stagione estiva, avevamo chiesto a marzo – spiega Alan Stuffer del Comitato che rappresenta operatori e lavoratori coinvolti- se avrebbero riproposto la chiusura. Dolomitesvives ci aveva rassicurato che ormai i tempi erano stretti e quindi non si sarebbe fatto nulla. A giugno il cambio di rotta e ora ci troviamo nuovamente il Sella chiuso. La chiusura lascia il transito libero nel week-end, un provvedimento a uso e consumo dei locali che così non si accorgono dell’effettivo blocco del transito. Questa decisione sposta solo il traffico, i tempi di percorrenza in valle si allungano e intanto lavorano gli altri”.
“Il Comune di Canazei – spiega Osvaldo Finazzer, Presidente del comitato – è stato praticamente tagliato fuori dal tavolo di discussione. Non siamo contro le idee per migliorare, abbiamo anche proposto un documento di 17 punti in questo senso, ma tutto è rimasto sulla carta. Ora hanno speso dei soldi per posizionare altre telecamere e monitorare il traffico, ma quelle risorse potevano essere spese diversamente e meglio”.