Partito Democratico, Congresso: Primarie il 7 maggio?
Non si ferma la resa dei conti interna al Partito Democratico: infatti, tra lacerazioni sempre più grandi, l’Assemblea di ieri ha dato il via al Congresso. Si ragiona già a una possibile data per le primarie che potrebbero svolgersi il 7 maggio per poi, forse, andare al voto in autunno.
La sconfitta al Referendum costituzionale del 4 dicembre ha fatto venire al pettine tutte le beghe interne al PD: infatti, la cosiddetta minoranza ne è uscita rafforzata nella sua battaglia a Matteo Renzi. Neanche la decisione del segretario di rassegnare le dimissioni e dare il via a un nuovo Congresso non ha frenato la voglia dell’ala del partito facente capo soprattutto a Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema di provare a costruire l’ennesima nuova forza politica alla sinistra del PD.
Mentre Michele Emiliano frena sulla scissione e il ministro della Giustizia Orlando annuncia che sarebbe pronto a candidarsi alle Primarie se ciò dovesse servire a evitare la drammatica spaccatura, la sinistra del partito continua a cercare sponde per dare il via a una fuoriuscita che segnerebbe una svolta epocale nella storia del Partito Democratico. Ieri Renzi ha incassato anche gli importanti endorsement di Walter Veltroni e Piero Fassino, uomini tra i fondatori del partito e che potrebbero convincere parte dei dissidenti ad abbandonare la nave di Bersani e D’Alema.
La data del 7 maggio è ancora assolutamente provvisoria poiché tentativi di mediazione sono ancora in corso, ma una cosa è certa: nonostante la sconfitta referendaria, l’ex Premier occupa ancora una posizione di forza che gli permette di non dovere per forza scendere a compromessi con chi non sarà disposto ad accettare un suo nuovo successo alle prossime Primarie.