Parma Capitale italiana della Cultura 2020
Ci aveva provato nel 2016, fallendo e cedendo il titolo alla città di Mantova; ci ha riprovato un anno dopo ed eccola finalmente vittoriosa: Parma sarà la Capitale italiana della Cultura del 2020. Ad annunciarlo è stato Stefano Baia Curioni, Presidente della commissione incaricata di giudicare i progetti presentati dalle città candidate, in una cerimonia pubblica tenuta ieri venerdì 16 febbraio nella sede del Mibact. Presente anche il Ministro Dario Franceschini, il quale ha comunque voluto elogiare le altre nove città entrate nella shortlist (Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso) per aver raggiunto un traguardo che ha un po’ il sapore di una “nomination agli Oscar”.
Sono ben 32 i progetti presentati dall’Amministrazione Comunale in un voluminoso dossier e riassunti sotto il motto “Cultura batte tempo”. Tra tutti, il progetto cardine è la restaurazione dell’Ospedale Vecchio, storico ospedale cittadino che affonda le sue radici nel lontano 1200 e che copre oggi un ruolo importante nella vita intellettuale parmigiana, ospitando attualmente importanti sedi culturali, quali la Biblioteca Civica, l’Archivio storico comunale e l’Archivio del teatro Regio. Nascerà poi “La città delle muse”, con obiettivo portare arte e musica nelle periferie della città, grazie al supporto del Conservatorio Arrigo Boitò. Le produzioni artistiche avranno come naturale perno il Teatro Regio, mentre il Lenz si impegnerà particolare nel trattare il tema della Memoria, mantenendo sempre vive queste importanti testimonianze storiche.
Le opportunità
La prestigiosa elezione porterà alle casse della città un finanziamento di un milione di euro, soldi che dovranno essere impiegati nella realizzazione dei progetti illustrati e che non rientreranno nei conti del Patto di Stabilità. Oltre al premio stanziato dal Ministero, importanti sono i finanziamenti dei privati, i quali dimostrano la capacità della città di connettere sinergicamente le risorse del territorio. I vantaggi economici sono tuttavia ben più ampi, se si pensa al prevedibile aumento del flusso di turisti che coinvolgerà Parma nei prossimi anni. Così commenta il Ministro Franceschini: “La competizione diventa ogni anno più forte, con città che presentano progetti straordinari. La nomina rappresenta un traino sui grandi mercati internazionali: il turismo è cresciuto prima a Mantova, poi a Pistoia“.