Padre aggredisce l’allenatore dopo la sostituzione del figlio ad Arezzo
Sin dai tempi in cui Giorgio Chinaglia mandò a quel paese il commissario tecnico dell’Italia Ferruccio Valcareggi, siamo abituati a vedere grandi fuoriclasse prendere in maniera sbagliata una sostituzione. A volte perchè non se l’aspettano, altre volte perchè vorrebbero dare di più, a volte perchè credono di essere ancora utili alla propria squadra. “Sono sfoghi dati dal momento” raccontano allenatori e giocatori a fine partita per stemperare la tensione. Tutto comprensibile, anche se sempre nei limiti.
Meno comprensibile è ciò che accade nel calcio giovanile, quando ad alzare la temperatura ci pensano i genitori dei ragazzi. Il proprio figlio sta in panchina, gioca troppo poco e allora subito parte la solita sequela di insulti verso l’allenatore che, chi frequenta questi campi, potrebbe recitare a memoria. Ancora peggio quando la violenza verbale sfocia in quella fisica, come successo martedì a Levane, in provincia di Arezzo. Vittima della furia di un genitore è stato il mister della squadra di casa, l’Atletico Levane Leone, della categoria dei Pulcini 2008, impegnata nel “Torneo Leone Biancoverde”. La sostituzione del figlio di 10 anni ha fatto imbestialire il padre del ragazzino che, dopo aver ricoperto il coach di insulti, ha aggredito l’uomo, rendendo necessario l’intervento dei carabinieri della sezione di San Giovanni. Il tecnico è stato soccorso dal personale del 118 e poi portato all’ospedale della Gruccia. Dopo gli incresciosi eventi, la società dell’Atletico Levane Leone ha preso subito le distanze con un comunicato con cui “esprime la propria solidarietà al suo tesserato, si associa e condivide tutte quelle considerazioni che, con ogni mezzo, hanno condannato il gesto del genitore”, precisando poi che valuterà velocemente come tutelare la propria immagine.