Pablo Iglesias compra una villa di lusso: chieste le dimissioni
Pablo Iglesias, il leader di Podemos, potrebbe essere costretto a dimettersi per quello che in Spagna chiamano “lo scandalo dello chalé“. Al centro del contenzioso la decisione del segretario di Podemos e della sua compagna Irene Montero (attuale capogruppo alla Camera del partito) di comprare una villa da 600.000 euro in un quartiere residenziale fuori Madrid.
Nonostante i soldi usati per la transazione siano interamente della coppia, la base elettorale e l’opinione pubblica in genere non ha apprezzato la decisione della coppia. Per questo motivo Iglesias si è visto costretto a convocare un referendum online tra gli iscritti per decidere se i due debbano ancora occupare i ruoli di segretario e capogruppo.
La villa di Pablo Iglesias contro gli ideali pauperistici del partito
Per capire il perchè dello scandalo bisogna risalire alle origini stesse di Podemos fondato solo nel 2014. Il partito che si definisce “populista di sinistra” nasce dalle proteste di piazza del cosiddetto movimento degli indignados. Un gruppo di cittadini che protestavano contro la corruzione nell’amministrazione pubblica e contro le disuguaglianze.
Negli indignados convergevano diversi ideali ed intenti, tra cui quello di Iglesias Turrion, sempre definitosi marxista. Questa rottura implicita del “codice etico” ha fatto infuriare la base elettorale. I più attenti, inoltre, ricordano un tweet di qualche anno fa in cui Iglesias si scagliava duramente contro un politico per aver speso – ironia della sorte – 600.000 euro per un attico in centro a Madrid.
¿Entregarías la política económica del país a quien se gasta 600.000€ en un ático de lujo? http://t.co/4EhKia0d vía @el_plural
— Pablo Iglesias ? (@PabloIglesias) August 20, 2012
Referendum degli iscritti: serve affluenza alta
Naturalmente gli esiti della consultazione spaventano i vertici del partito, in quanto una rottura (qualsiasi risultato esca dalle urne virtuali) si è prodotta. Per evitare polemiche, infatti, Iglesias ha dichiarato che pur vincendo si dimetterà lo stesso se ci sarà un’affluenza bassa.
Il record di votanti per la piattaforma online è 120.000 iscritti, e Iglesias vorrebbe superarlo per dare un segnale chiaro di risanamento. La verità è che difficilmente si raggiungeranno queste cifre. D’altro canto, però, i giornali – insieme alla questione del presidente catalano Torra – ne stanno parlando molto e ne stanno dando molto risalto.
Le urne saranno “aperte” da martedì a domenica, in modo da avere i risultati stesso lunedì. Podemos, quindi, potrebbe arrivare a una svolta (anche nella linea politica) e abbandonare quella oltranzista del suo fondatore e leader.