Ordinanza Regione Lombardia: cosa cambia dal 4 maggio?
La nuova ordinanza della Regione Lombardia fa cadere alcune restrizioni. Ecco cosa cambia dal 4 maggio.
La nuova ordinanza emanata dalla Regione Lombardia di fatto segue le indicazioni del decreto del Governo e fa cadere alcune restrizioni più severe adottate nell’epicentro dell’epidemia di Coronavirus in Italia.
In vista del tanto atteso 4 maggio si continua a dibattere su quali siano le misure più giuste da adottare per affrontare questa fase. La Lombardia in passato aveva adottato misure più stringenti di quelle nazionali per contrastare la diffusione del Covid-19 ma adesso sembra avere una certa smania di far ripartire tutte le attività possibili e, pertanto, ha emanato una nuova ordinanza che fa cadere molte restrizioni imposte qualche settimana fa.
La legge prevede che la Regione possa solo inasprire e non alleggerire le restrizioni adottate su scala nazionale e, pertanto, la nuova ordinanza di Fontana non fare nulla di più che adeguarsi alle riaperture stabilite dal decreto del Governo sulla fase 2.
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Cosa cambia in Lombardia dal 4 maggio?
Dal 4 maggio anche in Lombardia sarà possibile tornare a fare sport all’aperto anche allontanandosi oltre i 200 m dalla propria abitazione ma sempre rispettando l’obbligo delle distanze di sicurezza e, soprattutto, coprendo naso e bocca con una mascherina o con qualsiasi altra cosa.
Ci saranno anche numerose riaperture di attività lavorative come, per esempio, quelle degli studi professionali, dei servizi bancari e assicurativi, degli alberghi, negozi di elettrodomestici o prodotti tecnologici, negozi di apparecchiature fotografiche, ferramenta, negozi di vernice, fiorai, librerie, cartolibrerie e torneranno anche i mercati all’aperto anche se solo per generi alimentari e con stringenti misure di sicurezza.
Rialzeranno la saracinesca anche le attività di toelettatura di animali mentre vengono meno le restrizioni nei confronti dei supermercati aperti h24 che potranno riprendere a vendere ogni genere alimentare in ogni ora del giorno. In ossequio al decreto nazionale, bar e ristoranti per il momento potranno lavorare solo da asporto o a domicilio.