Perché l’Oms sconsiglia i guanti monouso in estate
I guanti non sono consigliati nonostante il coronavirus per una serie di rischi tra i quali contaminazione e senso di falsa sicurezza
Dopo varie diatribe, perplessità e ammonimenti dei virologi, lo ha ammesso anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità: i guanti concorrono ad “aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso”.
Per questo motivo, ribadisce, “in luoghi pubblici come i supermercati, oltre al distanziamento fisico, l’Oms raccomanda l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita. Migliorando ampiamente le pratiche di igiene delle mani, i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus”. In precedenza l’Oms aveva imposto l’utilizzo negli autobus, nei negozi e nei supermercati.
Le cause
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “i guanti non offrono una protezione totale contro la contaminazione delle mani, perché il virus può passare attraverso piccoli difetti dei guanti stessi o durante la loro rimozione”. Un loro uso può infatti “aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici e quindi il viso”.
In tal senso è indispensabile l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita posto che, rimarca ancora una volta l’Oms, “migliorando ampiamente le pratiche di igiene delle mani, i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus”.
Per Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e componente della task force Covid della Regione Liguria, ha prevalso il buonsenso. Lo ha spiegato in un’intervista all’Adnkronos: “Lo dico dal primo giorno che i guanti sono inutili. L’uso di guanti può infatti aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso”.