Nuovo Stadio Roma a Tor Vergata: c’è l’accordo Friedkin-Caltagirone
Il neo presidente giallorosso Dan Friedkin e l'imprenditore Francesco Caltagirone hanno raggiunto l'accordo per la realizzazione del nuovo stadio, che potrebbe avvenire in tempi strettissimi
Il nuovo stadio della Roma si farà a Tor Vergata e non più a Tor di Valle. Di fatto è stato raggiunto l’accordo tra il neo presidente giallorosso Dan Friedkin e l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, concessionario dei terreni dell’Università di Tor Vergata. Secondo alcuni rumors, si tratterebbe di una vittoria importante per Caltagirone, quindi di una rivincita su Ignazio Marino e la Sindaca Virginia Raggi. Mancano solo le firme “ufficiali”, mentre i lavori potrebbero addirittura partire entro fine anno.
Caltagirone ha assistito in compagnia della fidanzata Malvina al derby Roma-Lazio di domenica 26 gennaio. Si tratterebbe di un rito “imprenditoriale” dettato dal protocollo oppure dalla conclusione di un affare importante. Comunque sia, prima di assistere al match ha salutato il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Nuovo Stadio Roma a Tor Vergata: l’affare concluso
Mancherebbero solo le firme per suggellare l’accordo che prevede la realizzazione del nuovo stadio in tempi strettissimi secondo il progetto avviato nel 2011 tra l’allora sindaco Gianni Alemanno e l’ex presidente della Roma James Pallotta. Di fatto, grazie alla convenzione assegnava con gara europea nel 1987, i terreni dell’Università di Tor Vergata sono nella totale disponibilità del consorzio di imprese della Vianini Lavori e di altre 9 imprese.
La realizzazione del nuovo stadio quindi non prevede alcun iter disposto dalla Legge sugli Stadi, che avrebbe richiesto oltremodo la dichiarazione di pubblica utilità del Comune di Roma e l’altrettanto iter urbanistico della conferenza dei Servizi e della variante al Piano Regolatore.
Un progetto che potrebbe andare quindi a buon fine, considerando fattori importanti quali: terreno disponibile, collegamenti stradali pronti e trasporto pubblico garantito dalla Metro C e da un possibile prolungamento della Metro A da Anagnina, che peraltro risale al Giubileo del 2000 e mai realizzato per la ristrettezza dei tempi.