Al termine di un lunghissimo processo iniziato il 10 marzo 2011, Nicola Cosentino è stato condannato a 9 anni di carcere per concorso esterno in associazione camorristica.
Una condanna dura per l’ex esponente di Forza Italia e sottosegretario con il Pdl. Lui che si trovava agli arresti domiciliari a Venafro ora dovrà tornare dietro le sbarre dopo che c’è stato una prima volta nel 2013 quando non ricandidato da Silvio Berlusconi non ha goduto più della immunità parlamentare e in seguito nel 2014 per estorsione ai danni di un imprenditore di carburanti.
Cosentino è stato condannato nel processo Eco 4 perché come dimostrato dall’accusa è stato dal 1980 al 2014 referente politico-istituzionale dei clan dei Casalesi. Un processo lunghissimo che si è dipanato in 141 udienze con oltre 300 testimoni. Oggi la sentenza che ha condannato Cosentino a 9 anni di carcere e che è stata emessa dalla prima sezione collegio C del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giampaolo Guglielmo. Il pubblico ministero della Dda di Napoli Alessandro Milita aveva chiesto 16 anni di carcere. Cosentino al termine della pena carceraria dovrà anche scontare un’ulteriore pena di 2 anni di libertà vigilata.
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