Nainggolan si ritira dalla Nazionale: addio al Belgio dopo la mancata convocazione
E’ definitiva la rottura del Ninja con la nazionale belga. Nainggolan non accetta l’ennesima esclusione dalla rosa dei Red Devil per le prossime due partite e annuncia la sua uscita dalla nazionale del suo Paese.
Che il Ninja abbia un carattere fumantino non è un mistero, che i rapporti con i suoi allenatori sono sempre stati altalenanti tanto meno, ma che egli sia un fuoriclasse è innegabile. Spalletti, nel periodo in cui lo ha allenato alla Roma, lo ha definito il giocatore del futuro, aggiungendo poi che dieci Nainggolan in campo formerebbero la squadra perfetta. Della stessa opinione non sembra essere Martinez, allenatore della nazionale belga dei diavoli rossi, che ieri ha motivato la mancata convocazione del centrocampista giallorosso alle testate belghe spiegando: “Radja vive un periodo di forma non ottimale, mi spiace: ma quando succede qualcosa con lui, è sempre una notizia più grande della realtà. Semplicemente, avevo bisogno dei migliori giocatori per queste due partite” .
Anche se in queste parole, soprattutto nella frase “quando succede qualcosa con lui” si legge un chiaro tono polemico, il Ninja appena appresa la notizia è apparso conciliante alle stesse testate ribattendo: “Sono molto deluso. Ho intenzione di risolvere questa cosa ora e pensare al mio futuro”. Reazione concitata che però non si è fatta attendere ed è di pochi minuti fa la notizia che il giocatore fiammingo ha deciso di concentrarsi solo sulla sua Roma, fresco di rinnovo di contratto.
Nainggolan lascia la Nazionale: l’annuncio
“Smetto perché tutto questo non ha senso. Convoca Tielemans che gioca con il Monaco pochi minuti a settimana. Diceva che i giocatori belgi devono giocare nei migliori campionati, poi chiama Witsel che gioca in Cina e non importa più. Devo essere io a dover migliorare la qualità del mio gioco? Per piacere”, sono le accuse di Nainggolan dai microfoni di Het Nieuwsblad.
La storia sembra ripetersi, niente sembra cambiato rispetto a quel 2014 in cui non fu convocato per i mondiali del Brasile, con una breve tregua grazie alla convocazione per gli europei del 2016. L’altalena “Nazionale si, Nazionale no” sembra essersi fermata sul no. Sarà definitiva?