Van Gogh a Napoli, Mostra a Capodimonte: ecco le date
Trafugati dal Van Gogh Museum di Amsterdam nella notte tra il 6 e il 7 Dicembre 2002, “La Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta” e “L’uscita dalla chiesa protestante di Nuenen” sono stati ritrovati negli ultimi giorni di settembre (dopo quasi 14 anni) dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza nella villa di Raffaele Imperiale a Castellammare di Stabia.
Imperiale (collaboratore del clan Amato-Pagano che opera innanzitutto nel territorio della periferia nord di Napoli, tra Scampia e Secondigliano) grazie ai suoi contatti in Sud America era uno dei più importanti narcotrafficanti della zona e controllava gran parte delle importazioni di cocaina nel napoletano. Si ritiene che proprio grazie ai ricavi ottenuti da queste sue attività illecite questi sia riuscito a procurarsi dall mercato nero le due opere d’arte di inestimabile valore.
Le tele infatti, pur rientrando nel gruppo dei primi lavori eseguiti dal maestro olandese (rispettivamente del 1882 e 1884 quando Van Gogh aveva circa 30 anni), hanno un valore economico stimato dagli esperti attorno ai 100 milioni di euro. Le peregrinazioni delle due tele in territorio partenopeo non sono però ancora concluse.
Grazie all’operato del direttore Sylvain Bellenger e col beneplacito del museo olandese, i quadri saluteranno Napoli dopo che si sarà conclusa la mostra a questi dedicati al Museo di Capodimonte, che aprirà i battenti al pubblico il 7 Febbraio per poi richiuderli appena dopo tre settimane, il 26 dello stesso mese. Il giorno 6 poi, alle ore 12, le tele saranno presentate in anteprima alla stampa nella sala ad esse esclusivamente dedicata, di fianco a quella che ospita La Flagellazione di Cristo di Caravaggio.
Un evento imperdibile insomma, inserito nel palinsesto culturale di un mese freddo come febbraio, che anche a causa dell’incredibile storia di cui è testimone potrà portare un po’ di calore negli animi di tutti gli appassionati d’arte ma anche di coloro che mai, per mancanza di opportunità o di mezzi, sono riusciti a vedere dal vivo un dipinto di quel pittore un po’ folle che per sempre rivoluzionò i canoni stilistici di un’intera forma d’arte.