Mostra Pinacoteca Ambrosiana di Milano: esposto Trattato in pelle umana
Ieri, 18 maggio presso la Sala Federiciana della Pinacoteca Ambrosiana di Milano è stata inaugurata la mostra “Emozioni a pelle“. Durerà fino al 18 giugno 2017. Per l’occasione verrà esposto il volume Traité d’Anatomie descriptive, physiologique et pittoresque à l’usage des artistes, pubblicato dal medico belga Henri van Holsbeék a Bruxelles-Leipzig nel 1861. Il libro, di proprietà della Biblioteca Ambrosiana è assolutamente in linea con il tema dell’Indicibilità scelto per questa edizione della Giornata internazionale dei Musei, che si declina nel titolo Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei.
Appunti storici sulla bibliopegia antropodermica
Cosa rende “particolare” questo volume? Fu rilegato in pelle umana femminile; ovviamente a tutt’oggi la pratica ci appare macabra e fuori da ogni rigor di logica ma è importante sapere invece che rilegare in pelle umana i libri (detta bibliopegia antropodermica), sebbene non così diffusa fu una pratica impiegata tra XVII e XIX secolo.
In uso soprattutto fra i medici trovò cultori anche nel mondo dei bibliofili romantici e ammiratrici fra le amanti delle perversioni. Un esempio di quanto affermato trova concretezza nelle vicende di una proselita dell’astronomo francese Camille Flammarion: si narra che avesse destinato, come dono post-mortem la pelle della sua schiena all’astronomo per rilegare l’opera “Les terres du Ciel” e che il rilegatore del tempo avesse apprezzato particolarmente.
L’epidermide femminile a tal proposito sarà sempre privilegiata, quando possibile per la sua morbidezza ma non verrà disdegnata nemmeno quella dei condannati a morte che per assurdo e quasi a monito e spregio verrà utilizzata, sempre secondo documenti d’epoca, per rilegare documenti e carte dei propri processi. Altro caso accertato è quello del bandito James Allen che, nel 1837 con un atto di orgoglio dispose che per le sue Memorie fosse utilizzata la sua pelle. Oggi sono conservate nelle antiche sale del Boston Athenaeum. Il libro esposto a Milano rappresenta a tal proposito un esemplare davvero raro di questa pratica; se ne segnala per certo un altro nella biblioteca dell’università americana di Harvard.
Dettagli e informazioni sulla mostra
Il percorso espositivo, allestito nella Sala Federiciana, (antica sala di lettura della Biblioteca e che oggi accoglie i fogli originali del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci e la “Canestra di frutta” di Caravaggio) è stato sviluppato mirabilmente e consentirà ai visitatori di ripercorrere il contesto, le vicende e le ragioni per cui il Traité d’Anatomie sia giunto, perfettamente conservato fino ai nostri giorni.
Nel contesto della mostra verranno presentati alcuni testi che spiegano l’esistenza del volume posto in esame, nonché dati storici e culturali relativi alle rilegature in pelle umana, oltre a contributi fotografici e ingrandimenti del volume stesso che è giunto alla Biblioteca Ambrosiana nel 1930, come dono di certa “donna Pina Chierichetti”.
Al pubblico sarà consentito l’acquisto di un biglietto di ingresso dedicato alla sola Sala Federiciana (di 7 €), disgiuntamente dal resto del percorso espositivo del museo. Sarà però anche possibile associare alla visita della Sala Federiciana anche quella della Pinacoteca Ambrosiana (15 €) e l’accesso all’antica cripta del San Sepolcro e al Foro romano, adiacente alla sede espositiva (16 €). Non fa eccezione la possibilità di prenotazioni di visite guidate (12€) .