Mostra fotografica “Urban Writing” inaugurata a Minori
Il 22 dicembre, alle ore 18,30 in via Roma, a Minori (Sa), presso le sale espositive delle Ceramiche Fes, verrà inaugurata la mostra fotografica “Urban Writing” di Antonio Caporaso & Jacopo Naddeo. La presentazione è a cura del prof. Massimo Bignardi, critico d’arte e direttore del Museo FRaC e della rivista “GeaArt”, periodico di cultura, arti visive, spettacolo e nuove tecnologie creative.
La rassegna, già presentata lo scorso luglio presso il Museo di arte contemporanea FRaC di Baronissi, e che ha ricevuto un largo consenso dalla critica e dal pubblico, illustrerà la Street Art nel territorio Campano e nella Valle dell’Irno. Il visitatore potrà, attraverso il racconto fotografico dei due fotoreporter salernitani, riconsiderare la Street Art e l’opera dei Writers non più come semplici attività illegali, ma come nuovo capitolo dell’arte contemporanea attraverso stencil, poster e sticker che, inseriti in un più ampio progetto di riqualificazione delle città, hanno come obiettivo quello di arricchire il contesto urbano, creare un dialogo con gli spazi circostanti e riqualificare esteticamente tessuti urbani degradati.
Come spiegano i 2 autori: “Le opere sono fruibili da tutto il pubblico urbano che ne è addirittura l’unico vero possessore. C’è da dire inoltre, che i murales, i graffiti e gli stencil, sono spesso un’espressione dei conflitti metropolitani e si fanno carico di inviare messaggi di denuncia riguardanti tematiche sociali, spesso veri e propri moniti contro il capitalismo e il consumismo; questa tipologia artistica, giovane per definizione, strizza l’occhio ai social media e si propaga in quel non-luogo che è la rete”.
Street art: critica e provocatoria
La Street Art ha ottenuto negli anni il giusto riconoscimento come forma d’arte contemporanea e di comunicazione, riuscendo tuttavia a mantenere lo spirito “libero” di espressione spontanea, critica e spesso provocatoria, rifiutando il confinamento in luoghi di cultura convenzionali come le gallerie e i musei. D’altra parte la Street Art è per sua natura in continuo divenire, intrinsecamente lontana dal concetto di arte durevole e riproducibile: il concetto stesso di “tempo” nel senso di durevolezza, non la riguarda, non fa parte del suo obiettivo. Le opere di Street Art possono durare un attimo, uno spazio temporale davvero minimo, in balia dell’incuria dei passanti, dell’usura inesorabile del tempo, delle condizioni atmosferiche. Esse sono fragili testimonianze destinate a scomparire in fretta soverchiate da altre opere.
Non è la prima volta che Antonio Caporaso e Jacopo Naddeo affrontano questa tematica. I due fotogiornalisti (molto apprezzati in tutta Italia), da molti anni seguono costantemente questa forma d’arte e sono in contatto con artisti e writers, immortalando con i loro scatti ogni singola manifestazione.
Questa esposizione fotografica vuole essere la sintesi del lavoro fin qui svolto, un momento d’incontro con il proprio pubblico per trovare stimoli e nuova linfa vitale per proseguire verso nuove ricerche sempre tese alla valorizzazione del territorio.
La mostra resterà aperta dal 22 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.