Mostra del Cinema di Venezia: “Spira Mirabilis” di D’Anolfi e Parenti
Alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia oggi è il giorno di “Spira Mirabilis”, primo film italiano in concorso.
Il documentario di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti porta il fascino di un titolo che probabilmente è la chiave di tutto. La spirale meravigliosa, simbolo dell’infinito e della perfezione stessa della natura, viene definita dalla scienza come una spirale logaritmica che avvolge l’esistente. Un concetto molto difficile e inafferrabile per la mente umana: “Spira Mirabilis” prova a parlare dell’immortalità. Ma il discorso è tanto ampio che si potrebbero passare ore ed ore nel tentativo di dargli una forma, cosa che i registi hanno provato a fare cercando di non lasciarsi imbrigliare da logiche divulgative.
Il documentario si muove partendo dai quattro elementi della natura, acqua, fuoco, aria e terra e portando sullo schermo gli argomenti più disparati, saltellando così dalle meduse del Giappone ai nativi americani. Il rischio potrebbe essere quello della non continuità, rischio che si corre ogni volta che si ci avvicina ad argomenti molto concettuali.
Ad ogni modo il film è una grande prova per il cinema italiano, una prova di genere, quello del documentario, e una spinta di riflessione profonda che richiede il massimo della partecipazione allo spettatore.
“Spira Mirabilis” verrà presentato oggi alle 14 in Sala Grande.
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