Attualità

Morto Mario Guida, aveva 84 anni il pionere dell’editoria napoletana

E’ morto a 84 anni uno dei protagonisti della scena culturale partenopea, Mario Guida. Si è spento a Napoli oggi 28 febbraio 2017 in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo la rottura del femore.

Mario Guida era un uomo intellettualmente vivace e curioso, un vero innovatore nel campo dell’editoria. Era figlio di Alfredo Guida e fondatore delle librerie e della casa editrice. La libreria “Guida” a Port’alba a Napoli era il centro della cultura napoletana, era un punto fermo da dove era imprescindibile passare e da lì infatti passavano tutte le novità editoriali e i grandi protagonisti della scena culturale internazionale. “Guida” pubblicò testi di Eugenio Garin, Umberto Eco, Martin Heidegger. La mitica “saletta rossa” ospitò incontri con Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Fernanda Pivano e tantissimi altri.

IL BOOM DELLE LIBRERIE GUIDA

Il boom delle librerie “Guida” si ebbe tra gli anni ’70 e ’90 quando a Napoli c’erano sei librerie “Guida”. Poi la crisi dell’editoria e tante altre vicissitudini hanno portato alla chiusura di alcune di esse, ma il marchio “Guida” librerie è entrato nella storia dell’editoria napoletana e questo niente potrà cambiarlo, neanche un paese dove chiudono librerie per far posto a sale giochi, punti scommesse e friggitorie.

MARIO GUIDA E LA VISIONE DELL’EDITORIA

Mario Guida aveva una visione meravigliosa dell’editoria, intesa come luogo di incontro e di scambio di idee, non dei semplici punti vendita dove acquistare un libro, ma dei veri e propri luoghi di cultura e di condivisione di idee, dove fare cultura significava “discussione” di quell’autore o di quel libro. Per lui il luogo “saletta” all’interno di una libreria significava dar voce a chi aveva qualcosa di profondo ed interessante da dire e condividere con gli altri, ecco perché creò una rete capillare di “salette” anche dove nessuno avrebbe mai pensato potessero esserci.

Ed invece fu un successo e la mitica “saletta rossa” ricevette il riconoscimento di “bene culturale”. Con Mario Guida va via un’idea di editoria “vera” e “tenace”, quasi un luogo dell’anima dove le idee nascevano e si divulgavano.

 

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