Morto Bambino per Otite curata con l’Omeopatia
La tragedia è avvenuta nella rianimazione dell’ospedale di Ancona dove un bambino è morto per un’otite curata con l’omeopatia che è degenerata in una gravissima infezione che ha portato il bimbo di sette anni al decesso. La famiglia, sconvolta dal dolore, ha annunciato di voler denunciare l’omeopata a cui si erano rivolti per curare il figlio.
Il bambino, stando ai racconti dei genitori, aveva sofferto già in passato di otite ed era sempre stato l’omeopata pesarese Massimiliano Mecozzi a curare il piccolo per questo disturbo senza, ovviamente, ricorrere ai farmaci tradizionali come gli antibiotici che il bambino non assumeva dall’età di tre anni. Quindici giorni fa la situazione è iniziata a farsi più preoccupante: infatti, l’infezione ha iniziato a estendersi e le condizioni del bambino a peggiorare, senza che Mecozzi facesse nulla.
Quando venerdì il piccolo è stato portato in ospedale dai genitori, la situazione, stando a quanto riferiscono i medici, era già molto grave: infatti, l’infezione si era già estesa al cervello e il piccolo paziente era in uno stato di semicoscienza con febbre molto alta. Si è tentato un intervento chirurgico e una terapia antibiotica d’urto, ma non è bastato poiché è sopraggiunta la morte clinica.
Colpa dell’omeopatia?
Il tragico evento che vi abbiamo appena raccontato ha scatenato un’enorme polemica sull’omeopatia. È indubbio che la scelta di non ricorrere all’antibiotico per curare l’otite del bambino sia stata errata e fatale e che l’omeopatia, pur non essendo da demonizzare, non può essere una sostituta della medicina tradizionale. È del tutto evidente che vi è un clima di forte ostilità nei confronti della medicina tradizionale, ostilità che va combattuta sul piano culturale, ma anche con una seria opera di trasparenza.