Morta Ayse, la militante filo-curda che lottava contro l’Isis
Era stata la matita di Zerocalcare a raccontare la storia di Ayse, l’aveva disegnata in Kobane Calling, e oggi lo stesso novelist in un post su Facebook ha dato la notizia della morte della ragazza impegnata nella lotta contro l’Isis e militante filo-curda.
Morta Ayse: l’annuncio di Calling su Facebook
“E’ sempre antipatico – scrive l’autore – puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento. Lo posto qua perché chi s’è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia”.
Ayse morta al confine tra Turchia e Siria
La ragazza con il cappuccio rosso, secondo quanto riportano i canali di informazione curdi e turchi sarebbe morta vicino al confine tra la Turchia e la Siria, probabilmente martedì mattina. Ayşe Deniz Karacagil, era una militante di sinistra, proveniente da Antalya in Turchia, aveva poco più di 20 anni ed era stata arrestata durante le proteste di Gezi Park. Una ragazzina, ma con alle spalle una condanna a 103 anni di carcere nel 2014, ma Ayse non aveva scelto ne il carcere ne la fuga, “aveva preso la via per le montagne“, come si dice in gergo.
Ayse aveva scelte di aderire alle milizie curde dello Ypg impegnate nella campagna contro l’Isis. In particolare la ragazza con cappuccio rosso si era unita allo Ypj, la divisione femminile delle milizie curde, impegnata al pari degli uomini nella liberazione di Raqqa, la capitale dello Stato islamico e nella difesa della regione autonoma del Rojava. Al momento non ci sono altre notizie sulle circostanze in cui è morta la giovane. Ayse però è morta per quello in cui credeva ed è morta in ogni caso da combattente.