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Monica Lewinsky e lo scandalo Sexgate: “Non passa giorno che non mi torni in mente il mio errore”

A poco meno di due settimane dall’Election Day per le presidenziali degli Stati Uniti, la psicologa ed ex stagista Monica Lewinsky torna a parlare del Sexgate, lo scandalo politico-sessuale che la coinvolse nel ’98 con l’allora Presidente Bill Clinton, durante il suo secondo mandato.

Un tradimento extraconiugale che fece infuriare non poco la moglie Hilary, a sua volta attualmente candidata alla Casa Bianca contro Donald Trump“All’età di 22 anni mi innamorai del mio capo e a 24 anni ne imparai le devastanti conseguenze. Non passa giorno che non mi torni in mente il mio errore e di quell’errore mi pento profondamente” racconta la Lewinsky durante la conferenza dell’Australian Association of National Advertisers di Sydney.

La donna non nasconde di aver anche pensato al suicidio ed accula il sistema che non l’ha tutelata, denunciando la gogna mediatica alla quale è stata esposta: “Sono stata chiamata t***a, donnaccia e cose  simili. La crudeltà verso gli altri non è nuova ma ho visto una svolta nel potere di umiliazione data l’ampiezza e la portata di Internet, senza restrizioni e permanentemente accessibile”.
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