Molestie sessuali a Non è la Rai? Il servizio di Nemo (Video)
Un servizio della trasmissione Nemo ha raccolto le testimonianze di alcune ex protagoniste di Non è la Rai che denunciano molestie.
Un servizio di Nemo portato alla ribalta atroci verità sul programma cult di Mediaset ”Non è la Rai”.
Una storia di molestie ed abusi, questo è emerso dal servizio di Nemo – Nessuno Escluso, sul programma cult degli anni ’90 “Non è la Rai”. Il programma ideato da Gianni Boncompagni ed Irene Ghergo andò in onda su Italia 1 dal 1991 al 30 giugno 1995 per quattro edizioni.
Protagonisti del varietà erano balletti, giochi telefonici e canzoni, tutti eseguiti da un gruppo di ragazze adolescenti o poco più. Molte di queste ragazze raggiunsero in seguito il successo, è il caso ad esempio di Ambra Angiolini che debuttò nel programma appena quindicenne ed in seguito condusse la terza e quarta stagione del programma. Dietro, però, quel programma di intrattenimento si celano terribili misfatti compiuti sulle ragazze e che a distanza di anni sono state riportate alla luce.
Molestie a ”Non è la Rai”?
Tra queste ragazzine in shorts e minigonne che ballano e cantano davanti al video c’erano Francesca Pettinelli, Miriana Trevisan solo per citarne alcune. La Trevisan nel servizio curato da Antonella Spinelli è tornata a parlare del suo passato svelando atroci retroscena sul programma che le diede poi popolarità. La giornalista nel suo servizio ha raccolto alcune testimonianze delle ragazze che all’epoca dei fatti erano minorenni. “Entro a fare il colloquio con questo produttore e lui mi ha chiesto un atto sessuale”. Hanno anche cercato di farmi prostituire, anche se in maniera elegante”, “Nel mio ambiente si diceva che ero stronza, perché non la davo”, “Ho pensato, se questo è il mondo dello spettacolo non ne usciamo vivi” sono solo alcune delle testimonianze raccolte. Un vero e proprio circo degli orrori, frasi che fanno raggelare ed indignare.
Francesca Pettinelli nel programma dal 1991 al 1994 ha raccontato che spesso capitavano persone che in cambio del sogno volevano qualcosa in cambio da loro attirandole con false promesse ed illusioni. Le fa eco la Trevisan che durante il provino un produttore le chiese cose inerenti il sesso e cercò di baciarla. Uscita dalla stanza la Trevisan incontrò un uomo della produzione che le disse. “Hai ancora il rossetto, non ti vedremo più qui”. E ancora, una sera le fecero fare il regalo di compleanno per il figlio di un politico. Un servizio-inchiesta che getta scalpore soprattutto perché nessuno ha mai pagato per tali misfatti e molto probabilmente non pagherà mai.