Moby, attacco a Trump nel Nuovo Album More Fast Songs About the Apocalypse
Moby, uno degli artisti più particolari degli ultimi anni, con oltre 20 milioni di dischi venduti alle spalle, ha appena rilasciato il suo nuovo album “More Fast Songs About the Apocalypse”… ed è completamente gratuito! Il disco arriva a meno di un anno di distanza dal precedente “These Systems Are Failing“, uscito nell’ottobre scorso, e arriva in modo del tutto originale e provocatorio, specialità di Moby: un falso comunicato stampa dalla Casa Bianca, con tanto di logo ufficiale sbarrato, che intima all’America di non ascoltare l’album.
Moby torna ad attaccare il nuovo Presidente degli Stati Uniti D’America Donald Trump (che in realtà non è amato da praticamente nessuna popstar e rockstar in voga, o meno in voga, attualmente) e lo fa con il mezzo che conosce meglio: la sua musica. Moby aveva già definito Donald Trump “un vero sociopatico”, quando aveva reso pubblico, lo scorso Gennaio, di aver rifiutato di esibirsi in un dj set al party d’inaugurazione del suo insediamento come Presidente.
“More Fast Songs About the Apocalypse” è un disco totalmente politico, di continue prese in giro sull’amministrazione Trump (quella parola “Apocalypse” credo sia più eloquente che mai) e sul passato dell’uomo, abbastanza particolare e discutibile. Nel “falso comunicato stampa” Moby, fingendo di essere il Presidente John Miller (alias che Trump stesso ha usato più volte in primis), si riferisce all’uscita del disco in questione dicendo agli americani di: “non ascoltarlo perché io non lo ascolterò anche se lo regalano. Idioti!”. Beh, con tutto il rispetto per il “Presidente Miller”, sarebbe da idioti, invece, non ascoltarsi l’album! Come sono lontani i tempi di “Why Does My Heart Feels So Bad” e “Lift Me Up” eh?