Grande attesa per gli sviluppi della convocazione d’urgenza prevista per oggi da parte del Consiglio dell’Onu. La riunione era stata richiesta ieri dal presidente americano in seguito all’ennesimo surreale lancio missilistico da parte della Corea del Nord, verso il Giappone. Il missile, un Hwasong-14 partito stavolta dalla zona di Banghyon, avrebbe percorso 930 Km prima di terminare il suo viaggio, dopo circa 40 minuti di volo, nelle acque giapponesi. Nella serata di ieri è arrivata la conferma che l’ordigno è di tipo intercontinentale, con il rischio quindi di poter essere utilizzato per colpire direttamente gli Stati Uniti.
La provocazione, dal tono doppiamente beffeggiatorio in quanto prima annunciata e poi concretizzata nel giorno dell’indipendenza americana, potrebbe realizzare il rischio di una risoluzione bellica atta a scoraggiare un eventuale attacco nucleare. La bravata del dittatore nord-coreano arriva anche a ridosso del recente incontro tra il leader russo Vladimir Putin e il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, in occasione del quale i due si sono dichiarati uniti oltre che dal punto di vista dell’economia, sul piano della difesa.
Inutili per ora le pressioni del Presidente Americano, che avrebbe chiesto telefonicamente a Xi una reazione concreta per risolvere la questione. Speriamo che la riunione d’urgenza di oggi serva a scongiurare un eventuale colpo di testa degli Stati Uniti che, come ci hanno abituato, sono capacissimi di agire autonomamente, qualora lo ritengano necessario. Trump ieri aveva anche ironizzato su Twitter circa il comportamento di Pyongyang, sostenendo che “non ha niente di meglio da fare”.
