Mirko Spelta: intervista esclusiva per Newsly
Daniela Merola intervista in esclusiva per www.newsly.it lo scrittore milanese Mirko Spelta, collaboratore di Bella.it e autore un blog su Affaritaliani.it “la nuda verità- l’amore con gli occhi di un uomo”. Il suo argomento preferito è la difficoltà di comunicazione tra uomo e donna. Ha ora pubblicato per Piemme edizioni “scusa se ti chiamo stronzo”.
L’intervista a Mirko Spelta
- Mirko Spelta, scrittore con una passione smodata per i rapporti tra uomo e donna. Mi racconti come è nata questa tua passione e il tuo interesse per il complicato mondo femminile?
Sono sempre stato convinto che la chiave per vivere a lungo e felicemente insieme sia capirsi, senza la comprensione del partner, e anche un po di sana autoanalisi, le storie rischiano di non andare lontano.
- Tu parti da una grande curiosità per le dinamiche di comunicazione tra uomo e donna e ritieni che alla base dell’incomunicabilità ci sia zero comprensione. In quale percentuale l’uomo non comprende la donna e viceversa?
Gli uomini sono veramente poco attrezzati per comprendere la complessità femminile. Prediligono il linguaggio parlato e hanno poca dimestichezza nel’interpretare i messaggi del corpo, il linguaggio non parlato. Le donne invece ci comprendono molto meglio, per la verità ci capiscono quasi sempre, ma a volte perdono la “retta via” in un mare di ipotesi che si sovrappongono, e anche quando non è così a volte faticano ad accettare la realtà che pur vedono perché la forma mentis è proprio diversa. Il senso di questo libro è proprio mettere nero su bianco come sono fatti, veramente o quantomeno verosimilmente, gli uomini in campo sentimentale.
- Come vedi l’universo femminile nel mondo del lavoro oggi?
Premetto che sono sempre stato un sostenitore della meritocrazia oggettiva, indipendentemente dal sesso e da qualsiasi altro elemento condizionante. Detto questo sono piuttosto positivo; ad esempio il mondo dell’editoria è in gran parte femminile e credo sia un bene, non si può non riconoscere una intelligenza emotiva e una sensibilità che difficilmente sarebbero appannaggio di un uomo.
- Nei tuoi libri tu spieghi il tuo punto di vista sul rapporto uomo-donna e lo fai in maniera molto ironica e senza ipocrisie. Questi credo siano i tuoi punti di forza, non essere banale e aver cercato subito un “imput” nell’approccio del mondo femminile. Quanto ci tieni a farti capire in maniera immediata ed esplicita, per altro affrontando tematiche non facili e dal valore universale?
E’ una splendida domanda, grazie per avermela posta. La chiave di lettura del libro in effetti è tutta qui, l’idea è stata da sempre quella di evitare qualsiasi tipo di presunzione, di supposta autorevolezza o di scientificità che non mi appartengono e che sinceramente avrebbero reso il libro una noia mortale. Al contrario volevo poter “parlare” con grande semplicità e speriamo con ironia di temi a volte anche complessi ma che toccano tutti, e volevo davvero farlo in un modo leggero, simpatico, scorrevole e soprattutto in cui ci si potesse riconoscere. Il mio libro non è letteratura, è una chiacchierata tra amici. Ho cercato fortemente una scrittura scorrevole, veloce, ironica e quasi “parlata” appunto. E mi dicono, fortunatamente, che si legge in un paio d’ore, tutto d’un fiato.
- E’ ora uscito il 29 agosto scorso per Piemme edizioni “scusa se ti chiamo stronzo”, un libro che vuole smontare tutte le frasi fatte e i luoghi comuni sugli uomini tipo “vengono da Marte”, “bisogna farli soffrire” e simili a cui tu dai delle spiegazioni logiche e precise alle donne per far meglio capire l’universo maschile. Parliamo di questo vademecum per donne.
In realtà molte delle cose che sostengo non sono nuove, si sono cimentati in questo settore persone molto più autorevoli di me. ma è proprio il trovarsele scritte in maniera semplice e nero su bianco che aiuta, almeno questa è l’intenzione, la comprensione del partner. Ad esempio, la sessualità maschile, l’interesse maschile nei confronti della sessualità è tipicamente visivo, inizia 50 metri prima che una donna si avvicini. Piaccia o no, è così. Poi anche gli uomini si innamorano, sia ben chiaro, ma si tratta di due rette parallele. Invece la sessualità femminile è, generalmente, molto più mentale. Insomma, la strada per le mutande di una donna passa attraverso il cervello, quella per le mutande di un uomo attraverso gli occhi. Ma gli argomenti sui quali mi sono permesso di fare delle considerazioni sono molti, e vanno dal modo tipicamente maschile di vivere ad esempio i social o alcuni luoghi comuni, a come gli uomini intendono il matrimonio e la convivenza e così via.
- Fra il titolo vi sono delle frasi, “se parli, non ascolta”, “se ascolta, non capisce” , “se capisce, si dimentica”. Secondo te in queste frasi tipicamente femminili si nasconde tutto il loro modo di pensare o credi ci sia posto anche per donne comprensive?
Il titolo è un po’ provocatorio, in effetti, un tantino “tranchant”. Ma, marketing a parte, è un indicatore delle difficoltà di comunicazione tra i sessi, difficoltà che fortunatamente a mio avviso c’è molta voglia di superare. Le donne infatti sono molto comprensive, a volte addirittura sorprendenti da questo punto di vista. Sono straordinarie, passionali, estreme; senza le donne, ne sono stato sempre convinto, il mondo non varrebbe la pena di essere vissuto. Vanno solo aiutate un pochino ad entrare nella testa dell’altra metà del cielo, ed è quello che ho cercato di fare.
- Il libro ha avuto un impatto straordinario sul pubblico sin da subito, forse è perché c’è sete di capire e di comunicare con l’altro sesso. Quale reazione ti aspetti dal pubblico dopo che hanno letto “scusa se ti chiamo stronzo”?
Devo dire che con mia immensa soddisfazione di reazioni ne ricevo quotidianamente, e fino ad ora sono tutte positive. Le donne mi scrivono, quasi tutte tramite il mio profilo Facebook che gestisco personalmente (ci tengo a dirlo), per dirmi cosa pensano di quello che hanno letto e, pur se ogni tanto ammettono di far fatica ad accettare alcune realtà, mi dicono che si divertono e che tutto sommato condividono. I primi giorni dopo l’uscita ti confesso che passavo l’intera giornata su messenger, ma lo facevo e lo faccio ancora molto volentieri perché le persone che si sono prese il disturbo di comprare il tuo libro e dedicarti il loro tempo meritano come minimo, e dico come minimo, il tuo rispetto, la tua attenzione a loro volta e una risposta. Quindi finché potrò risponderò fino all’ultimo messaggio personalmente.
- Ci saranno delle presentazioni?
Ci stiamo lavorando, la questione è work in progress; fino ad ora l’unica data certa è il 5 ottobre presso la libreria Feltrinelli di Verona, via Quattro Spade n. 2, ore 18.00.