Termina malamente l’era della proprietà cinese del Milan dopo la decisione del Tas. La palla passa ora al fondo Elliott che, dopo l’assemblea dei soci, diventa titolare della gestione del club rossonero.
Ma chi è Elliott? Un’azienda solida con 41 anni di storia alle spalle che dovrebbero far dormire sogni tranquilli ai supporter rossoneri ma che, in realtà, non riescono a trovare pace a causa dei cambiamenti che la nuova società ha portato con sé.
Elliott, infatti, sin da subito ha deciso di smantellare la vecchia presidenza dalle fondamenta: messo da parte Li, sono stati anche sospesi dal loro incarico Fassone e Mirabelli, rispettivamente amministratore delegato e DS. I due sono passati dalle “cose formali” all’addio, ma non sembrano gli unici a saltare dalla poltrona. Dalla dirigenza si passa al campo, perché Elliott avrebbe intenzione anche di cambiare Mister passando da Gennaro Gattuso ad Antonio Conte, reduce da una brusca rottura col Chelsea ora nelle mani di Sarri. Potrebbe essere solo una suggestione che però fa tremare tutto l’ambiente intorno a casa Milan.
Un’altra rivoluzione si è avuta tra i giocatori, perché è notizia di poche ora fa la mancata convocazione alla tournée estiva negli USA di Montolivo, storico giocatore del Milan ed ex capitano prima dell’arrivo di Bonucci. Secondo indiscrezioni, la nuova società punterebbe ad un ringiovanimento della rosa, peccato che per il giocatore trentatreenne sembrerebbero non esserci offerte concrete.
Nella giornata di ieri, invece, si è parlato dell’arrivo di Leonardo (storico giocatore del milan ed ex ct) come responsabile dell’area tecnica. L’arrivo di Leonardo al Milan ha intensificato le voci circa il possibile arrivo in rossonero di Gonzalo Higuain: questo permetterebbe a Leonardo di portare a compimento un progetto non riuscitogli quando era allenatore del PSG.
L’uragano Elliot sembra dunque non risparmiare nessuno e pur comprendendo i malumori dell’ambiente, c’è da dire che è pur normale che un nuovo “comandante” voglia scegliere il suo team.
