È inarrestabile oramai l’azione governativa intrapresa dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini verso lo sbarco di clandestini su suolo italiano. Dopo la “guerra” dichiarata ed intrapresa nei confronti delle navi delle Ong, il divieto di sbarco è arrivato anche nei confronti di un’imbarcazione con 66 migranti a bordo, recuperati in acque libiche, e battente bandiera italiana.
La nave in questione è la Vos Thalassa, imbarcazione privata con l’incarico di occuparsi della sorveglianza nel Mediterraneo di una piattaforma della compagnia francese Total. In tarda serata, la Vos Thalassa è intervenuta, infatti, dopo che un barcone in avaria aveva lanciato il segnale di soccorso. Dalle prime ricostruzioni, sembra che le motovedette libiche erano già state allertate e in procinto d’intervenire, ma l’imbarcazione italiana è stata più tempestiva nel raggiungere il barcone e mettere in salvo i 66 migranti a bordo.
Nonostante l’azione di salvataggio intrapresa dalla nave italiana, la quale, con molta probabilità, si dirigerà verso le coste italiane, siciliane o calabresi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini rimane ferreo nelle sue intenzioni e non è intenzionato a farla approdare.
D’altra parte, Salvini lo aveva recentemente ribadito il suo intento a rivedere le regole d’ingaggio per le operazioni di salvataggio, introducendola anche nei confronti delle navi militari.
