Mete onlus: campagna sociale “chi educa una bambina, educa un popolo”
La campagna sociale di cui si sta occupando “Mete Onlus”, l’associazione umanitaria che si occupa della promozione e della difesa dei diritti umani nel mondo, è “chi educa una bambina, educa un popolo” e di cui è advocacy.
L’associazione sostiene il diritto all’istruzione e ha come scopo quello di contribuire all’alfabetizzazione sociale. Ecco perché promuove e sostiene questa campagna sociale che riguarda tutte le bambine del mondo e che riguarda tutti nel mondo perché, come dice il titolo della campagna, “educare una bambina significa educare tutto un popolo, tutto un territorio, tutto un Paese”.
La campagna di Mete onlus
L’educazione è basata sull’istruzione e sull’alfabetizzazione sociale e questo è un diritto base per ogni essere umano. L’istruzione è fondamentale per rendere consapevole del proprio ruolo nel mondo ogni bambina e senza di essa non vi è scampo ad una vita di ingiustizie perché è fondamentale per lo sviluppo della singola persona e per la pratica della libertà. Lo sviluppo sociale passa attraverso l’istruzione, dove non c’è istruzione c’è povertà, ci sono guerre, c’è malavita organizzata, ci sono soprusi, c’è il degrado dell’uomo. Bisogna battersi per il diritto all’istruzione e tante bambine nel mondo aspettano che tutto il mondo si batta con loro per l’alfabetizzazione sociale perché ciò consente al territorio di evolversi e di produrre e senza di esso non vi è sviluppo ma solo degrado morale. Dove c’è alfabetizzazione sociale c’è un miglioramento della qualità della vita dell’individuo e della comunità tutta. Sembrano cose scontate ma non è così. In tantissime zone del mondo le bambine non hanno il diritto all’istruzione.
Troppi Paesi non rispettano i diritti umani ed è su questo punto che bisogna intervenire sostenendo la campagna sociale “chi educa una bambina, educa un popolo”. Questa è la battaglia che “Mete onlus” porta avanti con coraggio e determinazione ma ha bisogno dell’aiuto di tutto, del sostegno di tutti per portare avanti questo obiettivo primario. E come prima cosa bisogna divulgare questa campagna e farla conoscere il più possibile. La dichiarazione della Presidente di “Mete onlus” Dott.ssa Giorgia Butera detta al 34° Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra è emblematica e chiarificatrice del concetto fin qui espresso: “una bambina istruita sarà una donna libera nel suo futuro”. E’ da questa frase che bisogna iniziare a divulgare il diritto all’alfabetizzazione di tutte le bambine del mondo.