La sortita di Matteo Renzi sulla legge elettorale potrebbe costituire una vera svolta. L’ex premier, infatti, se da un lato sostiene apertamente il Governo Gentiloni, dall’altro prova a farsi sfazio in vista delle scelte future del Partito Democratico. Del resto l’obiettivo è chiaro: il candidato premier alle prossime elezioni sarà comunque l’ex sindaco di Firenze e ora sembra sia giunto davvero il momento di iniziare ad avanzare.
Le opposizioni (M5S in primis) guadagnano terreno: gli uomini di Grillo, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbero in testa. Il Movimento 5 Stelle guadagna consensi a destra e a sinistra mentre il Partito Democratico, pur essendo ancora la prima forza politica “convenzionale” del paese, perde terreno. E allora tocca andare all’attacco: “Sono disponibile al Mattarellum, all’Italicum, alla proposta dei Cinque Stelle, di Forza Italia e della Lega. Facciano una proposta e noi la votiamo.”
Il messaggio è chiaro. Dopo le proposte del Partito Democratico, bocciate di sana pianta, toccherà agli altri partiti scegliere (purché si scelga). Intanto Matteo Renzi non ha intenzione di beffare Paolo Gentiloni; nessuna voglia di andare anticipatamente ad elezioni (dopo le Primarie, si intende). L’obiettivo del Partito Democratico e di Renzi è quello di sostenere il Presidente del Consiglio e quel “grande lavoro che sta facendo”.