Massimo Carminati fa saluto romano: reato di apologia al Fascismo
Lo scandalo romano di Mafia Capitale è uno dei più gravi della storia italiana recente. Uno dei volti simbolo di questo sistema criminale è quello di Massimo Carminati, ex Nar ed esponente di spicco della criminalità romana degli ultimi decenni, che torna a far parlare di sé per il saluto romano. I giudici hanno acquisito i filmati di questo gesto e sono pronti ad imputargli anche il reato di apologia del fascismo.
Come andarono i fatti
Il fatto risale all’udienza dell’8 marzo, quando Salvatore Buzzi, braccio imprenditoriale di Mafia Capitale, aveva sminuito i rapporti delle sue cooperative con Carminati. A queste parole il ”Cecato” si è avvicinato alla telecamera attraverso la quale era in collegamento dal carcere e ha alzato il braccio simulando un saluto romano.
La connotazione politica di Carminati è facilmente intuibile leggendo il suo curriculum criminale: infatti, sembra fosse proprio lui il punto di raccordo tra la Banda della Magliana e il terrorismo di matrice fascista che per molti anni ha fornito manovalanza alla banda che controllava Roma.
Non è certo quello di apologia del fascismo il capo di imputazione che più spaventa Carminati e i suoi legali, ne tanto meno rappresenta la condotta più scorretta messa in atto dall’uomo, ma gesti del genere manifestano un pressoché totale senso di impunità.