Marco Pantani, il servizio delle Iene sulla sua morte (Video)
''Le Iene'' hanno dedicato un loro servizio alla morte di Marco Pantani intervistando il suo spacciatore il quale ha esposto dubbi sulla morte del campione.
La tragica e misteriosa morte di Marco Pantani torna a far discutere: infatti, ieri sera ”Le Iene” hanno realizzato un servizio in cui hanno intervistato lo spacciatore del grande campione che ha affermato in maniera chiara e diretta che secondo lui quella di Pantani non è stata una morte naturale ma un vero e proprio omicidio. Il servizio della trasmissione di Italia 1 ripercorre tutta la vicenda anche con altri contributi che andremo di seguito ad analizzare.
Intanto ecco un piccolo estratto del servizio de ”Le Iene” sulla morte di Marco Pantani. Il video integrale è disponibile sul sito de ”Le Iene” cliccando qui.
.
Come è morto Marco Pantani?
La verità giudiziaria sulla morte di Marco Pantani afferma che a uccidere il campione sarebbe stata la sua dipendenza dalla cocaina ma negli ultimi anni tanti sono i dubbi attorno a questa ricostruzione. Ad alimentare i sospetti di chi non crede al suicidio del ”Pirata” c’è anche questo nuovo servizio de ”Le Iene” in cui Fabio Miradossa, ex spacciatore di Marco Pantani, dichiara di essere assolutamente convinto che in quella stanza di albergo di Rimini il 14 febbraio 2004 si sia consumato un omicidio. Gli elementi che portano Miradossa ad affermare ciò sono diversi ma quello principale è rappresentato dal fatto che, stando a quanto riferisce lui, Pantani non era solito assumere cocaina sniffando ma preferiva fumare crack.
Nella stanza d’albergo in cui Pantani è stato ritrovato morto sono state rinvenute tracce di cocaina sniffata e non sono mai stati ritrovati i €20.000 che il pirata aveva prelevato qualche giorno prima proprio per rifornirsi da Miradossa di stupefacenti. Lo spacciatore napoletano ha raccontato alla Iena Alessandro De Giuseppe di aver inviato un suo corriere a consegnare 15/20 grammi di cocaina al ”Pirata” che non avrebbe pagato quella fornitura e, pertanto, se prendiamo per vera questa circostanza, non ci si spiega che fine possano aver fatto l’ingente somma di denaro prelevata da Pantani. Infine Miradossa fa notare anche come sia difficile per un tossicodipendente cronico abituato a fumare sostanze stupefacenti morire con una quantità di cocaina così scarsa.
Ci sono stati depistaggi nelle indagini?
Un altro grande dubbio che il servizio de ”Le Iene” in questione alimenta è quello su dei possibili depistaggi nelle indagini che, probabilmente, sono state indirizzate in maniera tale da portare in maniera troppo precipitosa a una verità di comodo. In particolare De Giuseppe ha intervistato un esperto di investigazioni che all’epoca aveva collaborato con la procura di Rimini per ricostruire il nastro delle riprese fatte dalla scientifica nella stanza in cui Pantani è morto. A questa persona era stato riferito che il nastro si era rovinato accidentalmente nel tentativo di estrarre dei fermo immagine, ma, secondo l’intervistato, quella eseguita su quella videocassetta è stata una vero e propria manipolazione volontaria.