Marco Cappato assolto per aiuto al suicidio: il fatto non sussiste
Marco Cappato è stato assolto dall'accusa di aiuto al suicidio perché il fatto non sussiste. Il radicale ha perso la madre quest'oggi.
Marco Cappato è stato assolto dall’accusa di aiuto al suicidio perché il fatto non sussiste. Il radicale aveva aiutato dj Fabo ad andare in Svizzera per sottoporsi al suicidio assistito.
È una sentenza molto importante quella da poco emessa dalla corte d’Assise di Milano che ha assolto Marco Cappato dall’accusa di aiuto al suicidio perché il fatto non sussiste. Importantissimo per arrivare a questo epilogo è stato un pronunciamento della Consulta che aveva stabilito dei requisiti affinché l’aiuto al suicidio non fosse punibile.
Marco Cappato assolto
La vicenda giudiziaria di Marco Cappato era iniziata poco dopo la morte di dj Fabo: infatti, radicale esponente dell’Associazione Luca Coscioni si era subito autodenunciato dando il via a un procedimento che ha spinto tutti a porsi il problema della libertà di scelta sul fine vita. Ricordiamo che Cappato aveva aiutato il giovane dj Fabo a recarsi in Svizzera per sottoporsi a un suicidio assistito per mettere fine alle sofferenze da cui era afflitto da anni. La sentenza di oggi può rappresentare davvero un momento storico per il nostro Paese che ha sempre ipocritamente girato la faccia dall’altra parte quando c’è stato da affrontare seriamente il tema dell’eutanasia e della scelta se continuare o meno una battaglia che in moltissimi casi purtroppo è contro i mulini a vento.
Durante l’udienza di oggi Marco Cappato è venuto a sapere anche della morte della madre che era malata da tempo e ciò, ovviamente, ha causato un leggero ritardo nella sentenza. La difesa dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato ma alla fine la corte d’Assise ha preferito la formula del ”fatto non sussiste” ma quello che adesso è importante è capire come questa decisione avrà impatto sulle tantissime storie simili a quella del povero dj Fabo, storie di persone che altro non chiedono se non la libertà di scelta.