Attualità

Manifestazione contro Eni a Milano: si temono disordini

Oggi, sabato 5 maggio, è prevista una manifestazione contro ENI. I manifestanti attesi appartengono a gruppi ambientalisti e di sinistra, molti dei quali già presenti ai cortei no-Expo del 2015 o agli scontri per la costruzione della linea ad alta velocità Torin-Lione (no-Tav).

Questa volta, gli anarchici accusano ENI, il colosso dell’energia, per i suoi metodi affaristici aggressivi e totalmente disinteressati. La compagnia di bandiera viene accusata di “neo imperialismo”, di finanziare i signori della guerra locali e la costruzione dei “campi di concentramento libici”. La manifestazione è occasione di partecipazione anche dei gruppi no-Tav e no-Tap, i quali si oppongono alla costruzione del gasdotto “Trans Adriatic Pipeline” che collegherebbe Puglia e Azerbaijan.

Gli slogan circolati online in queste settimane citano soprattutto la frase “attacchiamo i padroni (prima gli italiani)”, ma non è la prima volta che gli anarchici attaccano ENI: qualche settimana fa un militante dell’estrema sinistra aveva lanciato una molotov contro una stazione di servizio, mentre le macchine Eni-Enjoy adibite al car-sharing vengono spesso fatte vittime di vandalismi rivendicati.

Il corteo partirà alle 15 dal piazzale di fronte alla Stazione centrale di Milano, attraverserà il quartiere Isola, per concludersi poi in zona Maciachini. La paura è che si possano rivivere gli scontri del 1 maggio 2015, quando un corteo no-Expo mise a ferro e fuoco la città per ribadire il proprio dissenso all’esposizione universale. Da settimane la Digos sta organizzandosi per evitare scontri e violenze. Dal 27 aprile il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha tenuto diverse riunioni tra Trento, Torino e Milano per prepararsi all’arrivo degli anarchici da tutta l’Italia, ma anche dall’Europa (Francia, Germania e Svizzera in primis).

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