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Macerata: ostetrica licenziata perché rifiuta di vaccinarsi

Era stata richiamata più volte dall’azienda sanitaria, ma l’ostetrica dell’ospedale di Macerata aveva ignorato le sollecitazioni. Il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, ha quindi firmato la determina per il licenziamento per giusta causa e senza preavviso dell’ostetrica. E’ il primo caso in Italia di applicazione di questa normativa.

“Dispiace che sia andata a finire così, né io né i miei collaboratori siamo contenti quando si firma un provvedimento del genere – ha commentato Maccioni – La storia andava avanti da mesi, più volte ci sono stati incontri e colloqui”. Il direttore ha spiegato che il foglio “doveva essere firmato un mese fa”, ma l’Asur aveva deciso di aspettare altri 20 giorni. La professionista, infatti, era stata invitata più volte a vaccinarsi.

Ostetrica licenziata: il commento di Burioni

Sul caso è intervenuto anche l’infettivologo Roberto Burioni che si è schierato dalla parte dell’ospedale di Macerata. “Un sanitario che rifiuta le vaccinazioni secondo me non solo è un ignorante non scusabile, ma è qualcosa di vicinissimo a un criminale. La presenza di una persona non vaccinata in un reparto come quello dove si seguono le donne gravide e dove si partorisce è letteralmente come avere un fiammifero acceso dentro un deposito di benzina. Un’ostetrica non vaccinata può contrarre morbillo, varicella, rosolia e trasmettere queste malattie alle future mamme e ai neonati con conseguenze devastanti”, ha commentato sulla sua pagina Facebook.

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