I luoghi dell’incontro mostra a Siracusa: date e artisti
Sabato 4 novembre alle ore 18:00 negli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio a Siracusa aprirà al pubblico la collettiva d’arte “I luoghi dell’incontro”, a cura di Mario Cucè. In mostra le opere di cinque pittori: Francesco Bertrand, Angelo Cassia, Angelo Cortese, Sesto Mammana, Filippo Sgarlata; e tre scultori: Salvatore Canigiula, Giuseppe Forzisi e Giuseppe Pravato.
La mostra siracusana che porterà ad Ortigia tantissimi visitatori, sarà fruibile al pubblico fino al 25 novembre.
Gli artisti
Si tratta di artisti storicamente vicini al Quadrifoglio, che si muovono tra il figurativo, l’astratto e il concettuale. Luogo d’incontro e di discussione, la galleria di Mario Cucé rappresenta il denominatore comune dei loro differenti percorsi di ricerca, delle diverse traiettorie d’arte e di vita.
La mostra
Come scrive la giornalista Daniela Frisone nel testo che accompagna la mostra, «la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè da trent’anni, almeno, è un crocevia di comunicazione, crescita e senso di appartenenza tra artisti che viaggiano attraverso mondi sensoriali diversi attorno a un dialogo sinergetico e amicale. Ecco, allora, che tramite lo scambio intellettuale, il gallerista diventa il compagno fedele nelle scelte e nei percorsi d’arte di ogni personalità. È lui che sente il desiderio di gratificare la presenza degli artisti che hanno maturato il loro impegno, i loro destini espressivi attorno al cenacolo di via dei Santi Coronati. Questa collettiva vuole dare merito all’opera e alla sensibilità di pittori e scultori che nell’arco di circa un trentennio hanno rinnovato le loro conoscenze e le loro sperimentazioni, ritrovandosi sempre e comunque in quel “quartier generale” dove ci si racconta e si riparte per nuove ricerche concettuali e formali».
L’esposizione spazia dall’elegante gestualità di Sesto Mammana alla densa mediterraneità di Filippo Sgarlata; dal neo-impressionismo di Francesco Bertrand all’intimismo raffinato di Angelo Cortese, fino ai toni offuscati della denuncia sociale di Angelo Cassia, passando attraverso le prospettive metafisiche di Salvatore Canigiula, la purezza e il simbolismo delle strutture essenziali di Giuseppe Pravato e il razionalismo formale di Giuseppe Forzisi.