Cronaca

Lello Perinelli: morto il calciatore dilettante. Ucciso al termine di una lite

Raffaele Perinelli, conosciuto da tutti come Lello, era un calciatore di 21 anni. Nella notte tra sabato e domenica è stato accoltellato e trasportato, in fin di vita, all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è morto poco dopo. Ad ucciderlo una coltellata, dritta al cuore, che non gli ha lasciato scampo.

Secondo le prime testimonianze, il ragazzo si trovava in Via Caprera, a Miano, Rione San Gaetano, quartiere in cui viveva, quando sarebbe stato raggiunto da una coltellata al culmine di una lite.

Lello Perinelli: il padre ucciso quando il ragazzo aveva solo 2 anni

Raffaele, incensurato, era figlio di Giuseppe, ex esponente dei Lo Russo, assassinato in un agguato nel 1999. Perinelli aveva solo due anni quando suo padre fu ucciso in un agguato di camorra. Raffaele aveva scelto tutt’altro per la sua vita: la carriera sportiva lo aveva tenuto lontano dalla malavita. Il pallone era il suo chiodo fisso: giocava come terzino sinistro ed era cresciuto nella giovanile del Sant’Agnello. Poi dal Gragnano alla Turris, fino all’attesa di una nuova squadra con cui giocare.

Lello Perinelli: il ricordo dell’allenatore

Tanti quelli che hanno voluto ricordare il ragazzo. Il tecnico della squadra, Luca Pini, ex calciatore anche in B con l’Avellino, ha scritto: “Ti ho convinto fino a riuscirci. L’ho fatto perché amavo prima te come persona e poi te Lello Perinelli calciatore, anche se adesso ho una certezza sulla mia ossessione di volerti nella mia squadra ed essere il tuo allenatore: Dio voleva farmi conoscere a fondo la persona più bella e genuina al mondo. Un ragazzo dallo spirito ribelle ma buono come il pane sempre pronto ad aiutare il prossimo”.

Il suo ex allenatore, Rosario Esposito La Rossa, ha affidato alla sua pagina Facebook la rabbia per una morte inaccettabile: “Stanotte hanno ammazzato un mio allievo della scuola calcio. 20 anni. Una coltellata al cuore. È arrivato già morto in ospedale. Giocava a calcio, lavorava. Non ho parole. Lello Perinelli scusaci non abbiamo saputo darti un mondo all’altezza del tuo sorriso e dei tuoi sogni. Per sempre in campo con noi. Tuo Mister La Rossa”

Nella notte si è consegnato ai carabinieri di Casoria, A.G., 31 anni, venditore ambulante incensurato: ha confessato di aver accoltellato il 21enne al culmine di una lite. L’omicida ha spiegato di aver incontrato casualmente la vittima, con la quale aveva già avuto un diverbio giorni fa. “Ho rovinato la vita di quel ragazzo ma anche la mia”, avrebbe detto.

 

 

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