Dopo vari tentativi bocciati alla quasi unanimità, è stato depositato oggi in commissione Affari Costituzionali il testo base della legge elettorale, elaborato dal deputato del Pd Emanuele Fiano rinominato Rosatellum 2.0. Centrodestra e Lega ottimisti. M5S pronto al ricorso
Il Rosatellum 2.0
A differenza del precedente progetto di riforma, viene privilegiato il metodo proporzionale: 386 deputati (64%) eletti in collegi plurinominali, inseriti in liste bloccate da 2 a 4 candidati ciascuna, si spartiranno – qualora dovesse essere approvata – i rispettivi seggi alla camera dei deputati. I restanti 231 seggi (36%) saranno invece attribuiti col maggioritario secco in collegi uninominali (first past the post); Degli ultimi seggi rimasti 12 appartengono alle Circoscrizioni Estere ed un collegio uninominale è riservato alla Valle d’Aosta. La soglia di sbarramento è stata fissata al 3%. Da due schede si passerà alla scheda unica: il voto dovrà andare al simbolo del partito prescelto, cui saranno affiancati sia il nome del candidato che andrà al maggioritario sia la lista di partito che andrà al proporzionale; nel caso in cui venga barrato solo il nome del candidato, il voto risulterà più funzionale al maggioritario a discapito del proporzionale (voto disperso). La suddivisione territoriale prevederà 28 circoscrizioni mentre i collegi plurinominali si aggireranno tra i 70 ed i 77.
Il parere dei gruppi politici
La legge favorisce notevolmente le coalizioni tra partiti ed è stata subito appoggiata da Berlusconi e Salvini; entrambi hanno prontamente dato il via libera, il primo in vista di una coalizione col Pd, l’altro fiducioso dei sondaggi attuali. Protestano i pentastellati, i quali intendono esercitare ricorso ed escludono a priori qualsiasi alleanza. Il M5S subirà da adesso la minaccia di un’eventuale coalizione tra Pd e centrodestra. Luigi Di Maio, di recente candidato del M5S a Montecitorio, afferma: “Stanno facendo una legge elettorale per fermare il M5S, in cui Fi e Pd si trovano perché stanno facendo un grande inciucio per arginare il nostro Movimento. – Affermando poi che – Se prendi il 30% dei voti rischi di ottenere solo il 15% dei seggi. E’ un meccanismo collaudato per fermarci. Siamo ancora una volta di fronte al partito unico che si organizza contro di noi, perché ha paura. Con questa legge stanno cercando di fare perdere chi vince e vincere chi perde”. Tra i critici si aggiunge anche il collega pentastellato Toninelli: “Faremo ricorso ma si schianteranno da soli. Non ce la faranno ad approvare questa legge elettorale, andranno a schiantarsi da soli e a causa loro si andrà a votare con due leggi differenti”. Il cosiddetto Rosatellum bis potrebbe pertanto essere la reazione di un Pd che non può più andare avanti da solo.