Laura Bovoli, mamma di Renzi, rinviata a giudizio per bancarotta fraudolenta
La madre di Matteo Renzi, Laura Bovoli, è stata rinviata a giudizio oggi dal Tribunale di Cuneo con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta per i contatti con una società cuneese, la Direkta srl, fallita nel maggio 2014 e coinvolta in una vicenda di fatture false.
L’amministratore della società, Mirko Provenzano, è già stato condannato per reati fiscali e ha patteggiato per la bancarotta.
L’udienza è stata fissata al 19 giugno. Laura Bovoli dovrà rispondere del reato di bancarotta fraudolenta in merito al fallimento dell’azienda Direkta, società specializzata nella comunicazione pubblicitaria. L’inchiesta della Guardia di Finanza aveva messo in luce una serie di fatture false emesse dalla Eventi6, società di Rignano sull’Arno fra i cui amministratori figura la madre dell’ex premier Renzi, a favore della Direkta per il riordino dei conti.
Laura Bovoli rinviata a giudizio: le accuse
La vicenda è iniziata con un’indagine della Guardia di Finanza di Cuneo. In un controllo, nato in seguito all’esposto di un creditore, era emerso che la Direkta avesse approfittato di alcune note di credito emessa dalla società della Bovoli per far quadrare i conti del proprio bilancio. Note di credito emesse nel 2012, per un importo di 78mila euro, che la Procura ritiene fittizie e concordate a tavolino. Dalla vicenda cuneese è partita l’inchiesta di Firenze, che la scorsa settimana ha portato agli arresti domiciliari i genitori dell’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi.