Lady Bird: Recensione, Trama e Trailer ita (Video)
Dopo il grande successo ottenuto negli USA (Golden Globe per miglior film o commedia musicale e nomination agli Oscar per il miglior film), Lady Bird arriva nelle sale italiane carico di aspettative. L’esordio dietro alla macchina da presa di Greta Gerwig, in lizza agli Oscar per le categorie miglior sceneggiatura originale e miglior regia, è però una piccola delusione. La pellicola si rivela molto lontana dall’acclamato capolavoro dipinto dall’eco dei media americani. Il film, infatti, non riesce a distaccarsi con forza dal filone classico dei teen movie e lascia spazio a più di qualche dubbio sulle importanti candidature ricevute.
Trama Lady Bird
Le storia è ambientata nel 2002 a Sacramento. Le vicende ruotano attorno al mondo insofferente di Christine, alias Lady Bird, studentessa all’ultimo anno di liceo di una scuola cattolica. In questo periodo di transizione verso l’età adulta la protagonista è prigioniera della monotona vita di provincia. La ragazza si scontra inoltre con le difficoltà tipiche dei coming on age movie: la difficoltà del prendere la decisione del collage, la scoperta della sessualità, i litigi in famiglia e con gli amici, l’inseguimento dei propri sogni.
Caratteristiche del film
La trama non colpisce per grandi innovazioni rispetto al passato, ma ciò è bilanciato dalla personalità magnetica della protagonista, ottimamente interpretata da Saoirse Ronan. L’attrice irlandese, alla terza nomination agli Oscar nonostante la giovane età, riesce a ricreare alla perfezione l’altalena di sentimenti di un personaggio stravagante, immaturo e sognatore. Il naturale contraltare di questa incantata visione giovanile è il realismo della madre Marion (fantastica Laurie Metcalf), commovente rappresentazione dei sacrifici e delle difficoltà dell’essere genitore.
Il film convince grazie alla verosimiglianza dei dialoghi e alla linearità della trama, ma spesso eccede nella ricerca di tematiche forti per arricchire la storia. I riferimenti forzati alla situazione post 11 Settembre e alla depressione paiono aggiunte evitabili e dettate unicamente da un sentimento di horror vacui. La regia è semplice e funzionale alla trama, saggia scelta per una prima esperienza nel lungometraggio. In conclusione la Gerwig costruisce un’opera fortemente sentimentale grazie alla misurata alternanza di momenti amari e ironici. Un buon film, apprezzabile in tutte le sue componenti ma che pecca nel voler andare oltre i limiti del proprio genere. Voto 3,5/5.
Buona prova di Tracy Letts nel ruolo di padre di Christine. Completano il cast due dei giovani più talentuosi recentemente affacciatisi sul grande schermo: Lucas Hedges (candidato all’Oscar per Manchester by the Sea) e Timothee Chalamet (candidato all’Oscar per Chiamami col tuo nome), nel ruolo di primi amori della protagonista.