Caos e disordini all’Università “La Sapienza” di Roma dove, durante la giornata del 14 marzo, si è svolto un convengo presieduto dalla ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. Con striscioni, slogan, fumogeni e armati di spirito sovversivo, gli studenti hanno chiesto di poter entrare nella sede del convegno. Tuttavia sono stati bloccati dalle forze dell’ordine.
Il convegno sull’università post riforma
Promosso dall’Associazione Treelle, il convegno “Dopo la riforma: università italiana, università europea?” si è svolto presso l’aula magna della facoltà di Lettere. L’incontro si è tenuto in presenza della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in cui era prevista anche la partecipazione dell’ex ministro Maria Stella Gelmini. L’Associazione Treelle ha come obbiettivo il miglioramento della qualità dell’educazione ed è presieduta dal presidente Attilio Oliva, già responsabile della Commissione Scuola di Confindustria (dal 1996 al 2000) e Vice Presidente esecutivo e amministratore delegato dell’ateneo privato Luiss dal 2004 al 2008.
Gli studenti lanciano le uova contro le forze dell’ordine
Sebbene l’incontro fosse già cominciato, gli studenti, almeno un centinaio a volto coperto, hanno circondato la facoltà di Lettere in corteo. Con striscioni e fumogeni, hanno chiesto alla polizia che presiedeva la zona, di poter entrare in facoltà. Ovviamente sono stati bloccati dal cordone delle forze dell’ordine armate di casco ed è stato proprio dopo il “no” che gli hanno cominciato a forzare la barriera con fumogeni.
Assieme a cori come “Fuori i padroni dell’università” hanno lanciato uova contro il cordone di poliziotti ed infine hanno provato ad accedere alla porta secondaria dell’edificio. Tuttavia, anche la seconda entrata, era controllata dalla polizia. Dopo il secondo blocco il corteo ha continuato a sfilare per i viali dell’ateneo protestando a gran voce con striscioni: “Da Berlinguer a Gelmini, Fedeli alla linea: distruggere scuola e Università” e anche “Fuori dalla Sapienza chi ha distrutto l’Università”.