Juventus-Milan rinviata a causa del coronavirus
Rinviata la semifinale di Coppa Italia a data da destinarsi
La semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan prevista per Mercoledì 4 marzo è stata rinviata a data da destinarsi.
La decisione è stata presa durante una riunione tenutasi nella prefettura di Torino dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Ora si aspetta di sapere quando verrà stabilita la data del recupero. La partita doveva disputarsi senza gli spettatori provenienti dalle zone gialle del contagio da coronavirus, ma evidentemente si è ritenuto necessario il rinvio. Il prefetto di Torino Claudio Palomba ha motivato la sua scelta ritenendo complicato il riconoscimento e l’individuazione della vera provenienza dei tifosi. La residenza d’altronde non assicura che il tifoso non abbia viaggiato o non sia entrato in contatto con persone infette dal coronavirus. La misura originaria proposta prevedeva l’ingresso esclusivo dei tifosi non provenienti dalla cosiddetta zona gialla del contagio. Misura previdenziale non sufficiente per garantire la pubblica sicurezza e la diffusione della malattia. Infatti lo stesso prefetto nella nota ha chiarito:<< Sono già stati venduti 40 mila biglietti con inevitabili assembramenti per controllare gli ingressi allo stadio>>. L’ipotesi porte chiuse non è stata mai menzionata nell’ordinanza. Adesso si attende di conoscere la data del recupero che dovrà combaciare con le partite di campionato che non sono state disputate.
La decisione del comitato scientifico
Il comitato scientifico scelto dal Premier Conte ha proposto l’annullamento di tutte le manifestazioni sportive per 30 giorni che prevedono l’affollamento di pubblico. Insomma giocare a porte aperte è un rischio che in questo momento nessuno sembra disposto a correre. Le partite e le altre attività sportive dovranno svolgersi quindi a porte chiuse e senza spettatori. Le linee guida imposte dal comitato prevedono infatti di evitare luoghi affollati e di rispettare una distanza di sicurezza di almeno un metro. Disposizioni che ovviamente entrano in netto contrasto con una partita di calcio allo stadio.