Juventus, Agnelli Deferito: “Inaccettabile, ci difenderemo”
Il presidente della Vecchia Signora ha subito un deferimento per via del caso biglietti e criminalità di cui si è discusso nei giorni scorsi in Commissione antimafia alla Camera e la decisione, per ora, finale è stato il sottoporre il primo tifoso bianconero a giudizio.
Le Parole di Agnelli
Agnelli, nel frattempo, si difende e spiega: “Qualche minuto fa mi è stato notificato un deferimento della Procura federale. Tale deferimento riguarda il sottoscritto, il dottor Francesco Calvo, all’epoca nostro dirigente, il signor Alessandro D’Angelo e il signor Stefano Merulla. Questa società, i suoi dipendenti e il sottoscritto, non hanno nulla da nascondere e da temere, ed è questo il motivo per cui oggi sono qui davanti a voi. Oggi la procura federale ha emesso un deferimento in cui mi accusano di essere in collusione con persone di stato mafioso”
Per il presidente della Juventus, tutto ciò è inaccettabile. Queste le sue esatte parole: “Tutto ciò è inaccettabile ed è frutto di una lezione parziale. Mi difenderò, difenderò i miei collaboratori e difenderò il nome della Juventus che troppe volte è stato infangato da procedimenti sperimentali da parte della giustizia sportiva. Vi invito a riflettere con attenzione sul fatto che i testimoni che sono stati chiamati non hanno nulla a che fare con gli ambienti mafiosi ma sono solo parte di una società che è sulla bocca di tutti”.
Agnelli, poi, ha voluto sottolineare la sua estraneità “Penso sia doveroso rispondere alla giustizia sportiva e non a voi. Non ho mai incontrato boss mafiosi, a cadenze regolari ho incontrato tutte le categorie di tifosi e l’ho fatto sempre alla luce del sole, se alcuni di questi personaggi hanno assunto oggi una veste diversa per la giustizia penale, all’epoca non era noto. Queste persone erano libere e non avevano alcuna restrizione. La Juve così come ogni altra società collabora con lo Stato ed è stata indicata come esempio virtuoso per la sua costante collaborazione, ma non può sostituirsi alle forze dell’ordine”.
Il presidente bianconero, infine ha poi ribadito la disponibilità ad essere ascoltato dalla Commissione antimafia, e ha smentito tutte le voci sulle possibili dimissioni del management attuale della società: “Mi spiace deludervi ma questo gruppo dirigente ha intenzione di controllare a far crescere la Juventus“.