Il massimo campionato italiano di basket è oramai giunto alla sua quarta giornata, ma, per la prima volta dopo nove stagioni consecutive, ai nastri di partenza non si è vista la Juvecaserta, storica società del nostro panorama cestistico che, dopo anni di polemiche, delusioni ed estati bollenti, è stata esclusa dal campionato per non aver rispettato determinati parametri di bilancio richiesti per rientrare tra le sedici squadre di Serie A.
Per via di questa esclusione i tifosi bianconeri hanno vissuto un’estate alquanto amara e ricca di polemiche, ma alcuni di loro, seppur ovviamente con le poche possibilità che il ruolo di tifoso concede, hanno deciso di dare vita a un’iniziativa che ha preso il nome di ”Manifesto Bianconero”.
Manifesto bianconero
I promotori del progetto, come si apprende anche dalla descrizione del gruppo Facebook usato per raccogliere adesioni, sono Pasquale Palmieri, Antonio Mingione, Raimondo Fattopace, Michele Orsi e Giancarlo Zaza d’Aulisio, tifosi storici e persone note nel, purtroppo, sempre più ristretto gruppo di incorruttibili seguaci dei colori bianconeri casertani.
Lo scopo di questo progetto è quello di mettere insieme tifosi e personaggi noti della pallacanestro casertana affinché possano essere una valida attrazione per chi vorrà in futuro decidere di investire per riportare il basket che conta nel capoluogo campano.
Nell’ambiente cestistico Caserta è sempre stata riconosciuta come una città di basket, ma negli ultimi anni, complici tanti fattori tra cui certamente una gestione societaria molto particolare, il pubblico si è un po’ allontanato dalla pallacanestro, almeno quella giocata, per darsi battaglia sui social su tematiche che con il campo avevano ben poco a che fare. La figura del presidente Iavazzi negli ultimi anni ha profondamente diviso la piazza creando ”fazioni” che, nei bar cittadini e, soprattutto, nella grande piazza virtuale di Facebook, non hanno mai mancato di scambiarsi le rispettive opinioni con toni accessi e spesso in maniera anche estremistica.
Uno degli obiettivi, se non il principale, dei promotori del Manifesto Bianconero è proprio quello di ricompattare al tifoseria, lasciando da parte divisioni che oramai appartengono al passato, per ricostruire l’immagine di una città innamorata solo ed esclusivamente del basket e dei colori bianconeri, cosa che potrebbe stuzzicare potenziali investitori che, partendo anche dal basso con investimenti graduali, possano ricostruire quello che è stato distrutto ma di cui le potenzialità ancora sono visibili.
