John Wick 2: Recensione del film
Prosegue la narrazione di John Wick con il secondo capitolo dedicato al leggendario sicario, interpretato da Keanu Reeves, che questa volta è costretto a rinunciare al meritato riposo quando il suo ex-collega Santino D’Antonio gli commissiona l’omicidio della sorella Gianna per assicurarsi il controllo di un’organizzazione malavitosa di respiro internazionale. Non potendo rifiutare, in quanto legato a Santino da un patto di sangue, John si reca a Roma, dove affronterà alcuni degli assassini più temibili ed abili al mondo.
Un film che parla italiano e non solo per il doppiaggio magistrale di Luca Ward, ma anche per la presenza nel cast degli attori: Riccardo Scamarcio, nel ruolo di Santino D’Antonio, Claudia Gerini, nel ruolo di Gianna D’Antonio, e Franco Nero, nel ruolo di Julius. Inoltre il film vede parte della propria ambientazione a Roma, nelle location del Grand Hotel Plaza, della Galleria di Arte Moderna, degli Orti Sallustiani, delle Terme di Caracalla ed a Piazza Navona.
John Wick come film stupisce per i suoi effetti e per la sua azione, perfettamente definibile e catalogabile come “un’americanata” ma nel senso buono del termine, perchè invece di stupirsi delle situazioni di difficoltà ci si stupisce di più per il contrario, dato che a qualsiasi situazione il protagonista ne esce con grande facilità sì ma con un forte effetto, e chiaramente sarà così anche il terzo capito. Nel frattempo sarà da vedere se sul personaggio di John Wick non costruiranno delle “facts” come sul celeberrimo Chuck Norris.