Italiano salvo a Parigi: era sopravvissuto all’Heysel 30 anni fa
Ha dell’incredibile la storia di Massimiliano Natalucci, italiano di 45 anni di Senigallia, salvatosi ieri sera nell’attentato al Bataclan: il nostro connazionale, può considerarsi a ragion veduta un vero e proprio miracolato, non solo per l’evento di ieri sera, ma anche perché 30 anni fa si trovava allo stadio Heysel, durante la terribile tragedia sportiva che costò la vita a 39 persone.
Le parole della sorella Federica a raccontare la sua storia alla stampa: “Quando aveva 8 anni fu baciato da papa Wojtyla in piazza San Pietro a Roma; a 15 è scampato alla strage dell’Heysel, dove era andato con nostro padre e uno zio, poi ci sono stati tre incidenti stradali gravissimi. Al telefono mi ha detto di aver avuto a tre metri di distanza uno degli attentatori. È stato all’interno del teatro in ostaggio per tutto il tempo, fino a quando le teste di cuoio sono riuscite ad entrare e a fare uscire i superstiti”.
La sorella di Massimiliano, paragona la tragedia dell’Heysel a quella di Parigi: “Ieri ho rivissuto quelle ore angosciose dell’Heysel, quando non c’erano neppure i telefonini e non sapevamo cosa stesse succedendo. È stato miracolato per la quinta volta grazie al bacio del papa”.
Di certo in una tragedia così immane per il popolo francese e per la popolazione mondiale, una buona notizia per un nostro connazionale, scampato ancora una volta ad una tragedia così grave.
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