Italia in Guerra in Siria? Renzi dice no
Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, è stato ospite di Sky Tg24. Il premier ha risposto alle domande di Sarah Varetto su argomenti delicati come terrorismo e sicurezza. Renzi ha parlato degli attentati di Parigi e di come l’Italia è preparata per difendersi da attacchi terroristici “La cosa importante in questo momento è quello di non rinunciare alla nostra identità. I terroristi vogliono ucciderci e, se non ci riescono, vogliono farci vivere come vogliono loro. C’è bisogno di alzare al massimo l’attenzione, l’Italia lo sta facendo con grande impegno“.
Sulla possibilità di spese fuori dal patto di stabilità per combattere il terrorismo, Renzi ha sottolineato “È stata la nostra proposta da tempo. Quello che vale per la Francia vale anche per l’Italia. Credo che in questo momento sia un fatto giusto, sacrosanto. Sarebbe assurdo il contrario“. Il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto “Verificheremo se possiamo mettere in campo più soldi per combattere il Terrorismo. Farò una proposta a tutti per un investimento ulteriore non solo di sicurezza ma anche di recupero di determinate realtà“.
Sul pericolo attentati al Giubileo, Renzi ha chiarito “Innanzitutto mai avrei chiesto al Papa di rinunciare al Giubileo. A quelli che dicono che il Papa è un obiettivo rispondo che il Santo Padre è un obiettivo sempre, ci sarà massima attenzione“.
L’Italia entrerà in guerra contro l’Isis? “Più che bombardare in Siria serve investire sulla cyber security. È un tema che va affrontato in modo diverso“. Renzi ha poi aggiunto “Mi sembra una proposta giusta quella di Putin di una grande coalizione come ai tempi di Hitler. Sarebbe molto positivo riportare la Russia al tavolo della coalizione internazionale. Ora tutti dicono andiamo e bombardiamo ma prima però bisogna accordarsi su chi bombardiamo, bisogna capire prima come esci dal pantano in Siria”.
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