Iran-Israele: per Netanyahu Teheran progetta armi nucleari
Netanyahu rivela che Israele è entrata in possesso di documentazioni segrete riguardanti i progetti nucleari dell’Iran. Secondo Il primo ministro questa operazione condotta dall’intelligence israeliana sarebbe una delle più riuscite di sempre. I documenti ottenuti dai servizi segreti sono circa 55 mila e sono corredati da fotografie che mostrano i progetti sul nucleare che incriminano l’Iran. Dai dossier si evince come l’Iran portasse avanti il progetto, chiamato Amad, sin dal 2003 con l’obiettivo di riuscire a produrre missili da caricare con testate atomiche cinque volte più potenti di quelle usate per colpire Hiroshima.
A quanto pare il progetto include cinque elementi chiave:
– La progettazione delle armi nucleari
– Lo sviluppo dei nuclei
– La costruzione dei sistemi
– La preparazione ai test
– L’integrazione delle testate nucleari sui missili
Pertanto Nethanyahu ribadisce come l’accordo sul nucleare firmato nel 2015 sia frutto di menzogne, al punto che anche dopo averlo accettato l’Iran abbia continuato a produrre e studiare nuove armi nucleari segretamente.
Infine passa la parola al presidente Donald Trump, ringraziando gli Stati Uniti per aver contribuito a garantire l’autenticità dei documenti.
Donald Trump risponde definendo la situazione ‘inaccettabile’. Allo stesso tempo esulta per le dichiarazioni di Nethanyau, perché confermano le sue tesi pregresse sul governo iraniano.
Dalla parte opposta il ministro degli Esteri di Teheran Zarif si prende gioco di Nethanyahu e scrive un tweet con le seguenti parole ‘The boy who can’t stop crying wolf is at it again… ‘, lasciando intendere che tali affermazioni siano il frutto di una strategia politica di Israele e Stati Uniti.
Il Times of Israel fa notare come le dichiarazioni siano successive all’incontro con Pompeo e alle varie telefonate tra Trump e Nethanyahu; Inoltre la notizia è anche successiva all’attacco aereo avvenuto in Siria che per molti sarebbe da far risalire al governo israeliano. L’attacco che, riporta il New York Times, ha causato 16 vittime di cui 11 iraniane.