CarlaRomoli, docente sessantunenne presso una scuola media di Bologna, ogni sera su whatsapp manda un messaggio vocale ai suoi alunni spiegando un vocabolo nuovo.
“Siamo partiti da un mese”, racconta la docente di lettere su Repubblica.it, “continuerò fino alla fine della scuola e anche per tutto l’anno prossimo”.
Lo scopo? Ovviamente quello di far conoscere agli alunni almeno 400 vocaboli in più, alla fine delle medie. Parole nuove, strambe, difficili, proprio come puntualizza l’insegnante.
“Parliamo di termini appunto poco conosciuti, soprattutto dai ragazzi, che difficilmente incontreranno termini come bustrofedico: detto di antiche scritture le cui righe andavano da destra a sinistra e poi da sinistra a destra, l’aggettivo deriva dal greco, rievoca l’andatura dei buoi condotti dai contadini per l’aratura”.
Come nasce l’idea
L’idea di Carla, nasce grazie ad un programma radiofonico che la stessa prof ascolta in cui ai radioascoltatori viene richiesto il significato di parole non sempre estremamente difficili.
La docente è rimasta colpita quando i radioascoltatori non hanno saputo spiegare il significato della parola motto, a cui invece sicuramente i suoi alunni avrebbero saputo rispondere.
“Quello che mi ha colpito principalmente è che gli intervistati avevano tra i 20 e 35 anni, dunque giovani che sicuramente erano perlomeno diplomati se non addirittura laureati”.
Ed ecco che immediatamente alla signora Carla è venuta l’idea della buonanotte su whatsapp ogni sera con una parola nuova con lo scopo di arricchire il lessico dei suoi ragazzi.
I vantaggi di una buona padronanza lessicale
Perché come proprio come ribadisce la docente,avere un lessico ben forbito non solo aiuta il ragazzo a esprimersi meglio, ma lo aiuta anche nel comunicare le proprie emozioni, ciò che sente.
Inoltre quando conosci nuove parole non arricchisci solo il lessico, ma ti si aprono sempre mondi nuovi e soprattutto ti sentirai più sicuro di esprimerti anche in pubblico, cosa che sicuramente ti capiterà di dover fare almeno una volta nella vita.
