Cronaca

Inondazioni in Nepal: 49 vittime e 600 turisti bloccati tra cui italiani

Il Nepal meridionale è colpito da violenti piogge che non si interrompono dalla giornata di venerdì. Inondazioni e frane hanno sommerso di fango strade e circa 34 mila abitazioni. Il bilancio delle vittime è di 49, mentre per ora si contano 36 dispersi. I soccorsi e la polizia continuano le ricerche e i meteorologi segnalano che le precipitazioni continueranno a colpire il Paese anche nella giornata di domani. Difficile l’intervento da parte degli elicotteri a causa delle continue precipitazioni; inoltre i black-out elettrici non permettono il collegamento con alcune aree del paese per calcolare il livello dei danni e le richieste di soccorso.

Inondazioni in Nepal: turisti bloccati negli hotel

Il Chitwan, grazie alla presenza di un parco naturale, è l’area più visitata del Nepal e la più colpita dalle inondazioni di questi ultimi giorni. I due fiumi, Rapti e Budhi Rapti, sono esondati e sono circa 600 i turisti bloccati in 110 hotel che sono stati inondati. Questo è ciò che ha riportato Suman Ghimire, Presidente dell’Associazione regionale degli alberghi di Sauraha. Il presidente ha ordinato ai soccorsi di mettersi subito al lavoro e verranno aiutati nelle operazioni grazie all’uso di elefanti. Ha aggiunto che i turisti bloccati sono in salvo, ma spaventati e verranno tirati fuori il prima possibile.

Famiglia italiana bloccata dalle inondazioni: “Aiutateci”

Tra i turisti bloccati c’è anche una famiglia di italiani. A lanciare l’allarme via Facebook è stata una donna: “I fiumi hanno esondato, l’albergo è allagato, siamo senza elettricità e senza acqua”. Si tratta di Francesca Immacolata Chaouqui, una turista calabrese che ha concluso il suo post con un appello: “Siamo gli unici italiani dell’hotel. Aiutateci.” La donna si trovava lì con la sua famiglia e in un seguente post via Twitter ha rivolto le sue richieste di aiuto anche a Matteo Renzi e ad Angelino Alfano. Fonti provenienti dal ministero degli Esteri italiano hanno riferito che la Farnesina si è subito attivata e che sono in contatto con i connazionali e le autorità nepalesi.

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